Il Consiglio di Stato si è espresso sul ricorso della Regione Campania contro il Comune di Caggiano, che aveva ottenuto dal TAR della Campania l’annullamento della delibera regionale sul dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025.
Il contesto della controversia
La delibera regionale impugnata prevedeva l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Caggiano all’Istituto Omnicomprensivo di Polla. Tale scelta era stata contestata dal Comune di Caggiano, che riteneva violata la normativa nazionale e regionale in materia di dimensionamento scolastico, in particolare per la mancata applicazione delle deroghe previste per i comuni montani. Il TAR aveva accolto il ricorso, evidenziando difetti di istruttoria, motivazione insufficiente e disparità di trattamento rispetto ad altri istituti montani.
La Regione Campania aveva appellato la sentenza, sostenendo che le proprie scelte fossero discrezionali e motivate da criteri oggettivi, come la consistenza degli studenti e le caratteristiche territoriali.
La Decisione del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del TAR, ritenendo fondato l’appello della Regione Campania. La decisione si basa su alcuni punti chiave: il Consiglio ha ribadito che spetta alle Regioni definire gli indirizzi programmatici e approvare i piani di dimensionamento scolastico. Tuttavia, tali decisioni devono essere coerenti con le specificità locali e rispettare le deroghe previste dalla normativa nazionale per i comuni montani.
Non solo: la sentenza sottolinea che le scelte regionali in materia di dimensionamento scolastico sono ampiamente discrezionali e sindacabili solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Nel caso specifico, il Consiglio ha ritenuto che non vi fossero elementi oggettivi tali da invalidare la scelta dell’accorpamento.
«Gli studenti del Comune di Caggiano non subiranno infatti alcun cambiamento in ordine alle loro abitudini quotidiane, mentre l’aspetto amministrativo – l’unico interessato dalla riorganizzazione – si avvantaggerà delle facilitazioni rese disponibili dalla digitalizzazione della quale il PNRR ne cura notoriamente la transizione – evidenziano i giudici – Gli alunni, peraltro in netto calo, resteranno infatti allocati nei plessi scolastici ubicati nel Comune Caggiano e, di conseguenza, non subiranno nessun spostamento per raggiungere una diversa scuola ubicata in altro comune».
Implicazioni della sentenza
La decisione del Consiglio di Stato rappresenta un punto di equilibrio tra l’autonomia regionale nella programmazione scolastica e la necessità di salvaguardare le specificità locali. Da un lato, conferma il principio secondo cui le Regioni hanno ampio margine decisionale nel dimensionamento della rete scolastica; dall’altro, richiama alla responsabilità di garantire un’istruzione accessibile anche nelle aree più svantaggiate.