Buone notizie per il Museo Naturalistico degli Alburni di Corleto Monforte e per il Museo della Memoria e della Pace – Centro Studi “Giovanni Palatucci” di Campagna che, con il Decreto del Ministero della Cultura n.111, sono stati inseriti nel sistema Museale Nazionale.
Il Museo di Corleto Monforte
Il Museo Naturalistico di Corleto vanta una ricchissima esposizione di vertebrati e invertebrati della fauna europea, migliaia e migliaia di specie di uccelli, di mammiferi, di crostacei e di insetti offrono al pubblico l ‘idea del valore e dell’importanza della biodiversità, dal museo sono sempre state promosse attività educative, formativa e di ricerca scientifica. Dalla casa comunale, guidata dal sindaco Filippo Ferraro, sono giunti i ringraziamenti al dottore Camillo Pignataro, direttore scientifico, ideatore e fautore del museo, all’amministratore unico della Fondazione Iridia, che gestisce il museo, Giuseppe Capozzolo e a quanti hanno collaborato per la crescita della struttura diventata fiore all’occhiello degli Alburni.
Museo di Campagna
Ad essere inserito nell’elenco dei Musei di Interesse Nazionale, dunque, anche il Museo della Memoria e della Pace di Campagna – Centro Studi Giovanni Palatucci: “Il nostro Museo è stato selezionato in base ad una rigida e lunga procedura di accreditamento che ha promosso soltanto 32 musei su circa 150 musei della Regione Campania. Si aprono, quindi, nuovi scenari per la nostra struttura” hanno fatto sapere dal Museo di Campagna diretto dall’Architetto Marcello Naimoli, si tratta dell’unico museo della memoria in Campania, istituito nel 2008 per raccontare le vicenda di Campagna durante la Seconda Guerra Mondiale quando, in seguito alle leggi razziali, furono istituiti nella città due centri di internamento per prigionieri politici ed ebrei.
Giovanni Palatucci, funzionario dell’ufficio stranieri della Questura di Fiume e lo zio, Mons. Giuseppe Maria Palatucci, Vescovo della Città di Campagna si prodigarono a rischio della propria vita, per salvare da morte sicura migliaia di ebrei. Il Museo di Campagna, tramite sale interattive e una ricostruzione capillare della storia diversa e solidale della città, racconta l’operato e la storia di Giovanni Palatucci eternandone la memoria.