Un incontro urgente per invitare gli amministratori locali a prendere una posizione netta e comune contro la chiusura dei punti nascita dell’ospedale di Sapri. A convocarlo è stato il primo cittadino della città della Spigolatrice, Antonio Gentile.
Una scelta che ridurrebbe notevolmente l’offerta sanitaria
Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero della Salute ha chiesto alla regione Campania dei chiarimenti in merito alla situazione della sanità sul territorio, accedendo i riflettori anche sugli ospedali che non raggiungono il numero di nascite previste dalle legge, ovvero 500. Questi ultimi, tra cui Sapri e Polla, dovrebbero chiudere i loro reparti. Una scelta che ridurrebbe notevolmente l’offerta sanitaria in un’area periferica, lontana dai grandi centri. Un rischio, questo, che si era già presentato negli anni scorsi e che si era però riuscito a scongiurare. Ora la regione Campania, anche attraverso un comitato tecnico-scientifico, proverà a escludere nuovamente la chiusura dei punti nascita.
La dichiarazione
«Forniremo al Ministero tutte le osservazioni richieste, spiegando tutte le peculiarità di questo territorio, sperando che vengano accettate e che si possa arrivare alla fuoriuscita della Regione dalla rete dell’emergenza», ha detto il sindaco Antonio Gentile. «La decisione in questo momento deve prenderla Roma, ma dobbiamo fare una battaglia comune, c’è bisogno dell’impegno di tutti per far conoscere le necessità oggettive di questo territorio», ha concluso il primo cittadino. All’incontro erano presenti tutti gli amministratori del Golfo di Policastro e delle aree limitrofe, consiglieri regionali e il vicepresidente della provincia Giovanni Guzzo.