Il consigliere comunale di Vallo della Lucania, Marcello Ametrano, ha lanciato un duro attacco all’amministrazione comunale, ricostruendo la vicenda relativa allo stop dei micronidi gestiti dal Piano di Zona S8 e denunciando i gravi disservizi che sono emersi.
Proroghe illegittime e mancate risposte
Ametrano ha puntato il dito contro le ripetute proroghe del servizio di micronidi, definite illegittime e in contrasto con le normative vigenti. “Già in data 3 gennaio, il sottoscritto aveva richiesto al Comune capofila di Vallo della Lucania e specificatamente al Segretario Comunale, notizie dettagliate sullo stato di fatto per quanto riguardava il bando di gara per la procedura aperta per l’affidamento dei servizi educativi per la prima infanzia MICRO-NIDI e Ludoteche nei Comuni dell’Ambito”.
La ricostruzione della vicenda
“Altresì aggiunge – chiedevo di conoscere di eventuali proroghe, considerato che le norme che disciplinano la materia lo escludono, se non in rari casi, con gravi conseguenze dal punto di vista politico, amministrativo, contabile . A tal proposito faccio rilevare che a tutt’oggi, nessuna risposta mi è mai stata fatta recapitare. Successivamente, in data 27/02/2025, inoltravo al protocollo dell’Ente comunale, una nuova richiesta, anche alla luce del fatto, che il Coordinamento istituzionale del Piano di Zona S/8,in data 26/02/2025, aveva deciso, su proposta del Comune di Vallo della Lucania, nonostante la competenza in merito, fosse esclusivamente di natura gestionale, di realizzare l’ennesima proroga del servizio. Appare evidente sottolineare, la evidente leggerezza mostrata dal Comune di Vallo della Lucania, proponendo, ancora una volta, in difformità a quelli che le norme impongono, una nuova proroga”.
“Nella nota – osserva Ametrano – evidenziavo che il servizio relativo ai micronidi, non era mai stato affidato attraverso una procedura di gara, ma bensì attraverso una procedura di affidamento diretto,il quale, non prevedeva affatto nessuna possibilità di rinnovo e/o proroga alla scadenza.
In seguito, il Coordinatore del PZ S/8, Riccardo Coppola,attraverso un nota inviata ai Comuni dell’Ambito, annunciava che non avrebbe dato seguito alle linee di indirizzo deliberate dal Coordinamento istituzionale, riguardante la proroga del servizio fino alla data del 30/06/2025,dando così una valutazione positiva alle mie argomentazioni”.
Un servizio essenziale a rischio
Per Ametrano c’è una cecità della Governance del Piano Sociale di Zona, “che poteva porre rimedio ad una problematica di grande portata sociale, prendendo spunto dalla mia nota del 03/01/2025,intervenendo con l’avvio di una procedura negoziata,avendo peraltro ben due mesi a disposizione”.
“Invece la soluzione trovata, appare alquanto paradossale e cioe quella di invitare i Comuni, ad affidare direttamente il servizio, sancendo in questo modo la inutilità e la grossa difficoltà in cui versa la gestione del piano di zona con Comune capofila Vallo della Lucania. Non a caso, si leggano le gravissime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Agropoli. Una gestione che per i primi due anni sembrava avviarsi versa una corretta ristrutturazione degli uffici, con idee e progetti innovativi di gestione e programmazione, ma che nell’ultimo anno invece denota un grossissimo ed evidente fallimento. La politica e i cittadini interessati alla vicenda dei micro nidi non deve puntare il dito contro chi come me svolge correttamente il proprio ruolo, con responsabilità e impegno, ma nei confronti di chi invece perpetra l’illegittimita’ degli atti, al punto da non essere stato capace di avviare un bando per la corretta gestione dei micro nidi”.
L’appello
Da Ametrano ha invitato i cittadini e le forze politiche a non puntare il dito contro chi, come lui, svolge il proprio ruolo con responsabilità, ma contro chi “perpetra l’illegittimità degli atti”. Ha inoltre stigmatizzato come alcune decisioni abbiano prodotto un effetto contrario rispetto agli obiettivi dei servizi sociali, come la giustizia sociale e l’uguaglianza.
“Va stigmatizzato che alcune decisioni hanno prodotto un effetto contrario, rispetto a quanto propagandato e perseguito in questi anni di governo in tema dei servizi sociali. Infatti negli ultimi tempi si è parlato molto della costituzione di un Consorzio, senza peraltro ad arrivare a nessuna conclusione,ma è calato un sipario sulla vera mission dei servizi sociali, quali la giustizia sociale, i diritti umani, il rispetto delle diversità, la responsabilità collettiva, l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone”