Il gruppo consiliare “Ascea in Testa” ha lanciato un grido d’allarme sulle condizioni di degrado in cui versa la “Fontana Vecchia” di Ascea Capoluogo. Attraverso una segnalazione indirizzata al sindaco, al responsabile dei lavori pubblici e al comandante della polizia locale, i consiglieri hanno evidenziato lo stato di abbandono del manufatto, che rappresenta un pericolo per l’ambiente e per i cittadini.
Un bene culturale e affettivo da tutelare
La “Fontana Vecchia” non è solo una struttura architettonica, ma un luogo simbolo per la comunità di Ascea. Come sottolineato nel comunicato stampa, essa rappresenta una “memoria storica” del paese, un luogo a cui sono legate le tradizioni e i ricordi di intere generazioni. Fino a tempi recenti, la fontana era utilizzata per l’approvvigionamento idrico e per il lavaggio della biancheria, assumendo un valore affettivo e culturale che va ben oltre la sua funzione pratica.
Le richieste di “Ascea in Testa”
Di fronte a tale situazione, il gruppo consiliare “Ascea in Testa” ha avanzato due richieste precise: una verifica immediata della situazione e interventi urgenti di restauro e riqualificazione.
Una proposta per la tutela del bene
“Ascea in Testa” non si limita a segnalare il problema, ma propone anche una soluzione concreta per tutelare la “Fontana Vecchia”. I consiglieri comunali chiedono che venga avviato un iter per il riconoscimento del valore artistico, storico e culturale del bene, con conseguente tutela da parte del Ministero della Cultura. In questo modo, si potrebbe garantire la conservazione di un simbolo identitario di Ascea a beneficio delle generazioni future.