Si chiamava Nunzio Iervolino e aveva appena 27 anni. È lui l’ultima vittima dell’ennesima tragedia avvenuta all’interno del campus dell’università di Salerno.
La tragedia
Intorno alle 15 di ieri pomeriggio il giovane, originario di Poggiomarino, è precipitato dal quarto livello del parcheggio multipiano. Secondo gli investigatori si è trattato di un gesto volontario. Immediato l’allarme lanciato da alcuni passanti, tra cui studenti, che hanno notato il corpo del ragazzo per terra. Ma nonostante i soccorsi, per il giovane non c’è stato nulla da fare. L’impatto con il suolo non ha lasciato scampo al 27enne che, prima di compiere l’estremo gesto, avrebbe inviato un messaggio ai familiari con su scritto “Scusatemi”. Su quanto accaduto sono ora in corso le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.
La carriera accademica
Sotto la lente d’ingrandimento la carriera accademica del giovane. Da quanto si apprende, infatti, il 27enne in passato frequentava la facoltà di Economia e Managment ma la sua iscrizione sarebbe decaduta nel 2023. “Non di nuovo” scrivono sui social gli studenti dell’Università di Salerno che, attoniti, vivono l’ennesima tragedia avvenuta all’interno del campus. Episodi analoghi, infatti, si erano registrati nel 2017 e nel 2020. Un’altra giovane vita spezzata che unisce nel dolore un’intera comunità.
Il cordoglio
Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Fisciano, Vincenzo Sessa che, attraverso i social, ha espresso vicinanza alla famiglia, sottolineando l’importanza di non lasciare mai nessuno da solo. Anche il rettore Vincenzo Loia ha espresso la propria vicinanza alla famiglia del 27enne: “Esprimiamo il profondo cordoglio di tutta la nostra comunità universitaria per il dolore che ha colpito la famiglia, gli amici, gli affetti. In questo momento ci uniamo in silenzio a questo dolore. Siamo un campus che vive e si raccoglie intorno agli studenti, li accompagna durante il loro percorso di studio e umano, con attenzione e forte senso di responsabilità.
In tal senso il servizio di supporto psicologico di base e l’osservatorio per il benessere sono un esempio di un percorso avviato da tempo e che riteniamo necessario e fondamentale per aiutare i nostri giovani nei momenti di difficoltà. Eventi tragici come questo ci lasciano sconvolti e richiedono una importante riflessione sui nostri giovani, così apparentemente forti ma con fragilità nascoste”. La nota del rettore dell’Università di Salerno.