In occasione del Giubileo, Salerno e il Cilento sono pronti a valorizzare il cammino che percorsero le spoglie di San Matteo da Velia al Capoluogo. L’iniziativa è stata presentata a Milano in occasione della Bit. Il cammino coinvolge ventidue comuni con cinque tappe documentate della sosta del santo a Velia, Casal Velino Marina, Rutino, Capaccio e Salerno.
La traslazione
Tutto ha inizio nella Translatio sancti Matthei apostoli et evangeliste, opera di un ignoto monaco del monastero di San Benedetto di Salerno in cui si racconta che nel 954, una pia donna di nome Pelagia ebbe in una visione notturna l’apparizione del Santo Matteo.
Questi, nell’esortare a far ricercare dal figlio, il monaco Atanasio, le sue spoglie, indicava che le avrebbe trovate ove erano le rovine di antiche terme di Velia sotto un altare marmoreo ricoperto da rovi. Rinvenuto il corpo del santo, Atanasio tentò di portare le reliquie a Costantinopoli, ma il suo proposito venne vanificato per ben due volte da violente tempeste marine.
Pertanto, constatata l’avversità divina, il monaco nascose le reliquie in una chiesa non molto distante dalla sua cella, nella località “ad duo flumina” nell’attuale Casal Velino Marina e da qui traslate poi a Salerno.
Il tour
Il tour, rispetto al percorso originale, attraversa anche altri comuni. La prima tappa del tour parte da Casal Velino e tocca diversi paesi del Cilento interno. La seconda, invece, parte da Capaccio ed arriva ad Altavilla, dove sorge una chiesa dedicata a San Matteo: da lì, si giunge ad Olevano. Da qui si raggiunge San Cipriano Picentino, passando attraverso Montecorvino Rovella e Giffoni Valle Piana. Infine, attraverso San Mango Piemonte, Sordina, Rufoli e Brignano, si giunge alla fine del percorso, dunque, a Salerno. La città Capoluogo il 21 settembre festeggerà il suo patrono.