A 40 anni dal brutale assassinio del Brigadiere Carmine Tripodi, ucciso in un attentato a San Luca in Calabria, la comunità di Castel Ruggiero ha voluto commemorare il suo “eroe” con una cerimonia che si è aperta con la deposizione di una corona d’alloro presso il cimitero cittadino.
La cerimonia
Subito dopo una santa Messa, nel ricordo del Brigadiere Tripodi, è stata celebrata nella chiesa di Sant’Antonio da Padova, officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro Monsignor Antonio De Luca. Un momento di preghiera e di ricordo che ha visto la presenza dei familiari del Brigadiere Tripodi – il fratello e i nipoti-, dell’Arma dei Carabinieri con la presenza del Comandante provinciale dei Carabinieri di Salerno il Colonnello Filippo Melchiorre, del Sindaco di Torre Orsaia Pietro Vicino, della Dirigente scolastica Maria De Biase accompagnata da alcuni alunni dell’istituto Omnicomprensivo di Torre Orsaia, e di numerose rappresentanti delle Forze dell’ordine oltre ai tanti cittadini presenti.
Un esempio di virtù militari e umane
Medaglia d’oro al valore militare alla memoria, il Brigadiere Tripodi ha rappresentato, per tutti i presenti, un esempio di virtù militari e umane che è necessario tramandare ai giovani e alle future generazioni. “Ognuno di noi può fare la differenza – ha sottolineato il Colonnello Filippo Melchiorre – La passione, il coraggio e la determinazione possono solo condurre ad azioni buone”.