Una nuova tegola si sarebbe abbattuta su Franco Alfieri, l’ex presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, già al centro di un’inchiesta per corruzione, falso e associazione a delinquere.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in risposta a un’interrogazione parlamentare, avrebbe confermato che c’è una indagine per accesso indebito a dispositivi di comunicazione durante la detenzione nel carcere di Fuorni di Franco Alfieri ( art. 391 ter del codice penale).
Le accuse
Secondo quanto emerso, mentre era detenuto, Alfieri potrebbe aver avuto contatti telefonici con l’esterno, ma la questione non può essere confermata tant’è che lo stesso Nordio precisa che “non sono emerse circostanze che possano aver compromesso il regolare svolgimento delle indagini atteso non sono stati rilevati atti o comportamenti anomali da parte dell’indagato”. Inoltre, dopo la diffusione della notizia, sono stati effettuati controlli con il metal detector per verificare la presenza di cellulari, ma questi hanno dato esito negativo.
Il ministro Nordio, replicando all’interrogativo del senatore Antonio Iannone, ha comunque sottolineato la necessità di mantenere il segreto investigativo.
La replica del senatore Iannone
“Dalla risposta del Ministro Nordio alla mia interrogazione sulle condotte in carcere di Alfieri risulta che c’è un’indagine per l’ipotesi di violazione dell’articolo 391 ter del codice penale. Evidentemente le mie preoccupazioni non erano infondate”, scrive Iannone.