Un canale irriguo degli anni Trenta, a Pertosa, sta per essere ripristinato, dopo un secolo, con un nuovo sistema di irrigazione che permetterà di captare l’acqua della fonte di Santa Domenica e il surplus dell’acqua del fiume Negro, non utilizzato dalla centrale elettrica.
Il progetto
Il progetto, finanziato con 5 milioni di euro di fondi ministeriali, è stato promosso dal Comune di Pertosa, guidato dal sindaco Domenico Barba, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica presieduto da Beniamino Curcio. Tuttavia, l’iniziativa ha suscitato accese polemiche politiche. Da un lato, il gruppo della lista “Tanagro” del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro, insieme al coordinatore di Fratelli d’Italia nella zona, esprime preoccupazione riguardo la legittimità del finanziamento. Criticano il decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha stanziato fondi per l’irrigazione dell’area del Carciofo bianco di Pertosa, sostenendo che tale somma sia eccessiva per una zona ristretta di pochi ettari, dove non ci sono contribuenti, dato che Pertosa non paga la quota consortile.
Il commento
In risposta, il sindaco Barba e la sua amministrazione difendono il progetto, sottolineando l’importanza delle infrastrutture per combattere lo spopolamento e per promuovere un’agricoltura di qualità. Barba afferma: “È un progetto lungimirante che mira a valorizzare il carciofo, l’oro del nostro territorio. Questo investimento darà sostanza a chi desidera rimanere qui e lavorare nell’agricoltura di qualità.” Il sindaco aggiunge che le critiche dovrebbero essere più costruttive, riconoscendo il valore del progetto senza dimenticare le altre realtà del consorzio.