Cilento

Agropoli: tensioni crescenti in maggioranza, il futuro nelle scelte del sindaco Mutalipassi

Malumori crescenti in seno alla maggioranza. C'è chi chiede una ridistribuzione delle deleghe o addirittura un rimpasto

Ernesto Rocco

5 Gennaio 2025

Non è un inizio d’anno sereno per il sindaco di Agropoli, Roberto Mutalipassi. Se dall’aula consiliare e dai palchi il primo cittadino ha fornito un bilancio positivo di quest’anno di amministrazione, ci sono da affrontare i malumori della città ma, ancora più preoccupanti, quelli della sua maggioranza.

Se il malcontento che aleggia tra i cittadini è facilmente superabile invertendo la rotta rispetto alla prima parte di mandato, trovare la giusta quadra tra i consiglieri comunali è cosa più difficile, soprattutto con l’uscita di scena di Franco Alfieri, leader politico ma soprattutto carismatico in grado di placare gli animi anche dei più ribelli.

La questione giunta

Il sindaco Mutalipassi si trova da solo a dover trovare le giuste soluzioni per non scontentare nessuno. Un compito non facile e aggravato dalle dimissioni (per motivi di lavoro) dell’assessore Maria Giovanna D’Arienzo.

Finché la giunta era blindata, infatti, i malumori erano contenibili. Ora che un posto risulta vacante, le richieste di rimescolare le carte si fanno più insistenti. In una riunione di maggioranza, Elvira Serra è stata chiara: vuole fare di più per la città, vuole che vengano rispettate le promesse fatte in seguito al suo passaggio in maggioranza. Tutto questo si traduce nella garanzia di un assessorato.

Serra, infatti, ritiene di essere la figura adatta in termini di esperienza, capacità, ma anche carisma e oratoria, per fare da anello di congiunzione tra l’esecutivo e i cittadini. Qualora non dovesse essere presa in considerazione per completare la giunta, sarebbe quasi scontato il suo passaggio all’opposizione dove troverebbe Michele Pizza che, pur essendosi dichiarato indipendente, è in evidente conflitto con la maggioranza e in particolare con il sindaco e il suo fedelissimo assessore Roberto Apicella. Il settore del commercio è quello per il quale si chiede maggiormente un cambio di rotta.

Assessori nel mirino della critica

Ma Apicella non è l’unico a finire nel mirino delle critiche degli alleati. Dito puntato pure contro Rosa Lampasona ed Emiddio Cianciola, cui si contesta l’eccessivo assenteismo dagli uffici comunali e dunque l’l’incapacità di garantire il giusto apporto all’azione politico-amministrativa.

Nel caso di Cianciola, poi, c’è chi evidenzia la dissoluzione del suo gruppo politico dopo la scelta di Pizza e ciò non gli garantirebbe più un assessorato.

Sul piede di guerra anche il presidente del consiglio Franco Di Biasi che sgomita per vedere accontentate alcune sue richieste, tra cui un cambio al vertice della Polizia Municipale, nonostante il comandante Rinaldi sia stato chiaro nell’affermare che intende onorare il suo contratto con l’Ente.

Di Filippo vicesindaco?

Diversi consiglieri chiedono quindi interventi politici del primo cittadino, attraverso una ridistribuzione delle deleghe o un vero e proprio rimpasto di giunta che salverebbe soltanto Giuseppe Di Filippo. Quest’ultimo avrebbe chiesto la delega di vicesindaco.

Un ruolo che non sarebbe soltanto di facciata ma avrebbe una funzione importante in prospettiva futura. Da sempre, infatti, il vice è la figura destinata alla futura candidatura a sindaco. Con Mutalipassi che pure in caso di conclusione del quinquennio difficilmente avrebbe un futuro a palazzo di città, Di Filippo diventerebbe il candidato dell’attuale maggioranza, ammesso che riesca a tenerla compatta.

Le opposizioni

In prospettiva futura, sul fronte delle opposizioni, è uscito allo scoperto Adamo Coppola che nel suo messaggio di fine anno ha ammesso la volontà di tornare ad occuparsi della città. Che lo faccia da candidato sindaco o con un gruppo politico di centro-destra non è ancora chiaro.

Diverse persone lo starebbero avvicinando, qualcuna vicina all’attuale maggioranza, per valutare un’adesione a Fratelli d’Italia, partito di Governo che potrebbe avere un ruolo di primo piano nelle prossime regionali qualora il candidato presidente dovesse essere il viceministro Edmondo Cirielli.

Non solo: Coppola avvicina quanti non riescono a trovare un’interlocuzione con Raffaele Pesce, attuale leader dell’opposizione consiliare, poco incline ai condizionamenti e soprattutto ai compromessi.

Lo stesso Pesce, però, sta già lavorando al futuro provando ad avvicinare professionisti di valore per valutare in futuro la loro candidatura in liste che siano in grado di competere con i gruppi uscenti.

In questo contesto, ferma al palo resta soltanto Forza Italia, ormai da anni incapace di attrarre nuove forze e di garantirgli la giusta visibilità ed operatività.

Una situazione politica vivace

Nonostante la scadenza naturale del mandato sia soltanto tra due anni e mezzo, i recenti sviluppi hanno portato le varie anime politiche cittadine a muoversi, per ora in silenzio. Ma gli spifferi si fanno sempre più forti, le voci di dissenso escono fuori incontrollate anche sotto forma di “confessione” da non rivelare o forse messa in giro ad arte.

Tutto ciò evidenzia un malumore crescente che soltanto un’azione politica di Mutalipassi, capace di ricomporre la giunta limitando gli scontenti, potrebbe frenare. Il primo cittadino dovrà agire con cautela e intelligenza, mettendo sul piatto della bilancia le varie richiesta ma mostrandosi anche diffidente. Del resto lo sa bene: i tradimenti, in politica, sono all’ordine del giorno, dalla notte dei tempi.

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