Tegola sul sindaco di Sessa Cilento, Gerardo Botti. Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania ha emesso una sentenza significativa riguardante la compatibilità paesaggistica di un intervento edilizio nel comune cilentano.
Contesto della Sentenza
Il ricorso presentato da Botti mirava ad annullare un parere vincolante negativo emesso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno. Tale parere si riferiva a un’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica per lavori effettuati su un fabbricato situato in un contesto rurale. La Soprintendenza aveva espresso il proprio diniego sostenendo che le opere realizzate non rispettassero i requisiti previsti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, in particolare per quanto riguarda l’incremento di superfici e volumi.
Motivi del Ricorso
Botti ha contestato il parere negativo, argomentando che alcuni manufatti realizzati potessero essere considerati volumi tecnici e che non avessero determinato un aumento significativo delle superfici. Tuttavia, il TAR ha ritenuto che la richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica fosse contraddittoria, in quanto includeva opere per le quali si prevedeva la demolizione. La Soprintendenza, infatti, ha chiarito che la valutazione deve essere effettuata sullo stato attuale dei luoghi, senza possibilità di condizionare l’accertamento a future rimozioni.
Decisione del TAR
Nella sua decisione, il TAR ha confermato la legittimità del parere negativo della Soprintendenza. Ha sottolineato che le opere abusive realizzate non solo hanno incrementato i volumi esistenti, ma avrebbero anche alterato l’aspetto naturale del contesto rurale.