La notizia è ufficiale. I fondi del PNRR non andranno più a finanziare la bretella di collegamento autostradale Agropoli-Eboli. Sono centinaia i progetti che il Cipess il 29 novembre scorso ha deciso di definanziare perché hanno accumulato un ritardo eccessivo, «non hanno raggiunto gli impegni di spesa giuridicamente vincolanti», come prevedono due decreti del 2019 e del 2022.
I progetti
Tra questi, tra i progetti più importanti, c’è il nodo ferroviario Bari-Bari Nord che vale 608 milioni di euro, la “seconda macrofase della ferrovia Catania-Palermo” (408 milioni), il collegamento tra la stazione di Afragola e la metropolitana di Napoli, la connessione tra l’autostrada A2 e la Statale 18 ad Agropoli, in provincia di Salerno (circa 350 milioni ciascuno).
Complessivamente, le risorse “cancellate” nella seduta del 29 novembre, ammontano a 7 miliardi di euro. E qui finisce la comunicazione ufficiale diffusa al termine del Cipess. Secondo la proposta inviata al Comitato, circa 4 miliardi riguardano progetti infrastrutturali finanziati dal Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 21-27, di competenza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit).
A questi se ne aggiungono altri 380 circa per un valore complessivo di 2,95 miliardi relativi al Fsc 14-20. Completano il quadro altri 54 milioni di euro destinati ad una novantina di progetti di riqualificazione urbana e impianti sportivi il cui importo massimo non supera i 700mila euro.
La fine di un sogno
Finisce così il “sogno” del presidente della provincia Franco Alfieri che tanto aveva fatto discutere Enti locali, cittadini e ambientalisti.
Difficile pensare che possa essere recuperato in qualche modo, anche in considerazione delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il principale sponsor dell’opera e che riguardano proprio il settore degli appalti pubblici.