Caso Alfieri, contestata associazione a delinquere. Cascone rimette le deleghe

“Continuo ad avere massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti perché credo profondamente negli uomini e nel ruolo delle Istituzioni”

Di Ernesto Rocco

Nella giornata di ieri il mio avvocato ha ricevuto una nuova notifica, un’accusa aggiuntiva a quelle già ricevute, questa sicuramente più brutta ed infamante; continuo ad avere massima fiducia nella Magistratura e negli organi inquirenti perché credo profondamente negli uomini e nel ruolo delle Istituzioni cardini del nostro Stato”. Così il consigliere regionale Luca Cascone commenta la notizia della contestazione dell’accusa di associazione a delinquere. 

Aspetto fiducioso che facciano serenamente il loro lavoro, con la certezza di non aver fatto nulla di quello che mi viene contestato. Comincio ad avere paura, per me, per la mia famiglia, per le mie figlie perché quello che mi sta accadendo è a dir poco surreale”, aggiunge.

Quindi l’annuncio: “Nella giornata di oggi ho rimesso al Presidente De Luca, informandolo sui fatti, la delega alle infrastrutture della mobilità, perché le attuali condizioni non mi consentono più di svolgere serenamente il mio lavoro”.

La Procura di Salerno, nell’ambito dell’inchiesta su Franco Alfieri, sta approfondendo gli appalti per Fondovalle Calore e Aversana. Per sette indagati contestata l’associazione a delinquere: oltre a Franco Alfieri anche lo staffista Andrea Campanile, il consigliere regionale Luca Cascone, il funzionario provinciale Michele Lizio, i funzionari del comune di Capaccio Paestum Giovanni Vito Bello e Federica Turi, l’imprenditore Nicola Aulisio.

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