Dialogo acceso tra Angelo Paladino, Presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio, e Massimo Osanna, Direttore Regionale dei Musei Campani, riguardo la controversa scala della Certosa di Padula. Paladino ha sollevato nuovamente il tema, in seguito alle dichiarazioni di Osanna che aveva chiarito le motivazioni dietro l’installazione della scala.
Nel suo comunicato, Osanna ha spiegato che la scala fa parte del progetto di restauro e innovazione associato alla valorizzazione del sito UNESCO, finanziato con fondi PON Cultura e Sviluppo (FERS 2014-2020), e che non è ancora stato collaudato. Ha anche specificato che la scala sarà smontata e rimontata all’occorrenza in occasione di eventi particolari. In risposta, Paladino ha rimarcato l’importanza di rimuovere la scala “obbrobrio”, che lo stesso Osanna ha definito tale.
Le dichiarazioni
“Spero che la scala venga presto rimossa e che non venga più rimontata”, ha espresso Paladino, sottolineando che in un monumento come la Certosa, inscritto nel patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, tali elementi dovrebbero essere eliminati senza indugi. Sono già presenti altre scale “di sicurezza” che offrono accesso alla passeggiata coperta, ha aggiunto. Paladino ha infine auspicato che la Certosa di San Lorenzo torni a essere un luogo di silenzio e bellezza, superando l’attuale degrado e recuperando la dignità meritatamente dovuta, attraverso una gestione autonoma e competente, come promesso dal Ministro Sangiuliano.
Ha evidenziato la necessità di attrarre visitatori internazionali, sperando che il supporto economico per una gestione autonoma provenga principalmente dal Ministero e dalla Direzione Generale dei Musei, piuttosto che da eventi privati di scarso valore come sagre o feste, che danneggiano il decoro del sito e minacciano il riconoscimento UNESCO.
Paladino ha concluso esprimendo il desiderio che, in luogo della scala controversa, vengano organizzati eventi culturali di rilievo, tornando a fare della Certosa un punto di riferimento turistico per la Campania. Ha invitato le istituzioni locali e regionali a rompere il silenzio e l’immobilismo attuale, facendo sentire la loro voce a tutela dello sviluppo culturale ed economico della comunità.
I possibili risvolti
Auspica inoltre che l’Associazione “Rete Certosa Bene Comune” possa dare un contributo significativo in questo processo e che il nuovo Ministro Giuli riconosca l’urgenza di conferire alla Certosa di San Lorenzo l’autonomia gestionale auspicata, annunciando tale decisione nella sua prossima visita a Padula.