Un’ordinanza restrittiva per arginare il fenomeno della violenza che si segnala da alcuni tempi nel centro di Sicignano degli Alburni. A firmarla il sindaco Giacomo Orco. A partire da ora, quindi, i locali dovranno cessare l’attività all’1:00 e la vendita di bevande alcoliche sarà vietata a partire dalla mezzanotte.
La movida sfrenata
Negli ultimi mesi, Sicignano degli Alburni è stata teatro di diversi episodi di violenza, spesso coinvolgendo giovani provenienti anche dai comuni limitrofi. Liti, risse di gruppo e altri episodi simili, si segnalano soprattutto nei fine settimana. La situazione è degenerata al punto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in più occasioni.
Le ragioni dell’ordinanza
Il sindaco Orco ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a prendere questa decisione drastica: “delle interlocuzioni con la locale stazione Carabinieri e con la Polizia Locale nelle quali si illustra la situazione di progressivo degrado del centro cittadino e di continue denunce e lamentele della popolazione residente a seguito della movida notturna, che porta a crescenti problemi di sicurezza urbana verificabile anche dalle segnalazioni che pervengono con sempre maggiore frequenza e che attengono a ripetuti episodi di disturbo della quiete, schiamazzi, inquinamento acustico, ma soprattutto, a fenomeni di violenza tra bande in particolare nelle ore serali e notturne è nata la necessità di firmare l’ordinanza per il centro cittadino di Omignano Capoluogo”.
Un provvedimento teso quindi a contrastare il consumo eccessivo di alcolici e limitare episodi che minacciano la quiete e la sicurezza.
In caso di violazione dell’ordinanza, oltre a sanzioni fino a 12mila euro, sono previsti tre giorni di sospensione dell’attività e 20 giorni in caso di seconda violazione. Alla terza, infine, si procederà alla revoca del titolo autorizzativo.
Le reazioni
La decisione del sindaco ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, c’è chi applaude l’iniziativa, sottolineando la necessità di riportare l’ordine e la tranquillità nel centro abitato. Dall’altro lato, ci sono coloro che temono che questa misura possa danneggiare l’economia locale e limitare la libertà degli esercenti.