“Una scelta condivisa dall’intero Consiglio d’amministrazione, che conferma come la legalità e la trasparenza siano da sempre la via maestra dell’azione di Consac”. Gennaro Maione, presidente della società che gestisce il servizio idrico integrato per 56 comuni nell’area Cilento – Vallo di Diano, annuncia la decisione di adottare il cosiddetto “Modello 231”, documento che descrive come un’impresa organizza e controlla le sue attività, soprattutto quelle più esposte al rischio di illecito.
Cosa prevede il Modello 231
Il decreto legislativo 231/2001, infatti, stabilisce che le aziende possono essere responsabili di alcuni reati – da quelli contro la Pubblica amministrazione a quelli contro l’ambiente o le persone – commessi dai propri dirigenti o dipendenti, a meno che, appunto, non abbiano adottato un modello organizzativo e di gestione adeguato.
Il Modello 231 rappresenta quindi uno strumento di tutela per l’impresa, che serve anche e soprattutto a dimostrare il proprio impegno nella salvaguardia degli addetti e ad evitare eventuali ripercussioni in caso di contenzioso.
L’adozione di questa procedura prevede inoltre, sempre da parte della società, la nomina di un Organismo di vigilanza con il compito di verificare l’effettiva applicazione dello strumento. Modello alla cui attivazione sono collegate ovviamente specifiche disposizioni organizzative e dettagliati codici comportamentali.