Iniziano ad emergere i primi dettagli sull’atroce omicidio di Silvia Nowak nella frazione Ogliastro Marina del Comune di Castellabate. Questa mattina la donna è stata ufficialmente identificata dallo stesso compagno, suo connazionale.
L’autopsia
Nella stessa mattinata di ieri è stata svolta, presso l’Ospedale di Vallo della Lucania, anche l’attesa autopsia, effettuata del dott. Adamo Maiese e dal medico Vincenzo Iorio. Presente anche un consulente nominato di parte del compagno, il dott. Luca Scognamiglio.
Per la relazione definitiva ci sarà ancora da attendere, ma l’esame ha comunque evidenziato la presenza di diverse ferite da taglio sul corpo di Silvia.
Sembrerebbe, dunque, che la donna sia stata prima uccisa e che poi l’assassino, ancora a piede libero, abbia cercato di dare fuoco alla donna per togliere via ogni traccia.
Il punto sull’omicidio
Il giallo continua anche per ciò che riguarda il luogo del ritrovamento del corpo. Sembrerebbe, infatti, che il cadavere sia stato spostato solamente in un secondo momento nella pineta adiacente la villetta nella quale è stato individuato, semi carbonizzato e in uno stato di decomposizione, nella tarda mattina di venerdì. A conferma di ciò, il fatto che i cani molecolari impegnati durante le ricerche si fossero soffermati principalmente su un’altra area posta a pochi metri di distanza dal luogo dell’amara scoperta.
Le indagini
Gli inquirenti, sotto la direzione della Procura di Vallo della Lucania, stanno cercando di ricostruire quanto successo nelle ultime prima della sua scomparsa.
La coppia è stata a pranzo con due amici, loro connazionali. Entrambi sono stati già ascoltati dalle forze dell’ordine. Al momento nessuna pista è preclusa.