Un uomo di 57 anni, titolare di alcune attività a Castelcivita, è stato condannato in via definitiva a 5 anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di aver abusato sessualmente della sua dipendente.
La denuncia e le indagini
La vicenda è venuta alla luce dopo la denuncia della giovane vittima, madre di una bambina di 5 anni e in una situazione economica precaria. La donna era stata assunta come segretaria dall’uomo, che ben presto, stando alle accuse, aveva iniziato a molestarla.
Secondo quanto ricostruito la donna riceveva minacce e avances, anche di avere un rapporto sessuale completo. «Se continui a rifiutarmi puoi anche andartene a casa», le parole che avrebbe rivolto alla donna, tanto che quest’ultima si sarebbe rassegnata ai continui palpeggiamenti.
La vicenda è ulteriormente degenerata quando l’imputato avrebbe prestato soldi al cognato della ragazza, arrivando ad aiutare il compagno della giovane ad organizzare una festa per la sua bambina. Tutto ciò avrebbe determinato uno stato di sudditanza che sarebbe degenerato fino ad un ennesimo tentativo di abuso che però non venne portato a termine. La ragazza per questo sarebbe stata licenziata.
A questo punto la giovane si decise a presentare denuncia. Sul caso la Cassazione ha messo la parola fine, rigettando il ricorso dell’imputato.