Ancora novità nella vicenda della delocalizzazione delle Fonderie Pisano a Buccino. Il sindaco Pasquale Freda ha confermato la revoca della variante urbanistica del 2024, adottata dalla giunta comunale, che avrebbe impedito l’insediamento di nuove industrie siderurgiche e di rifiuti nel territorio.
Incontro con i sindaci e i cittadini del comprensorio
Questa decisione è stata comunicata in seguito ad un incontro pubblico con i sindaci e i cittadini dell’Alto Medio Sele, Tanagro e Alburni, uniti nella contrarietà alla delocalizzazione delle acciaierie. “A casa nostra comandiamo e decidiamo noi”, ha tuonato il primo cittadino, sottolineando la volontà della comunità di difendere il proprio territorio.
La revoca della variante del 2024 è stata motivata dalla necessità di evitare interferenze con la precedente variante del 2018, che aveva trasformato la zona industriale in un distretto agroalimentare e logistico. Quest’ultima variante era stata oggetto di un ricorso da parte della società di rifiuti Buoneco srls, ma il Consiglio di Stato aveva dato ragione al Comune, confermandone la piena legittimità, consigliando dunque all’Ente di ritirare il successivo atto evitando possibili interferenze.
Nuovi ricorsi
Tuttavia, la battaglia non è ancora finita. Sugli atti del comune pende anche un ricorso al Tribunale Amministrativo proprio delle Fonderie Pisano. Risulta infatti pendente, dinanzi al Consiglio di Stato, il giudizio sulla variante del 2018, che potrebbe avere un impatto decisivo sul futuro dell’area industriale di Buccino. Non solo: le fonderie hanno presentato anche ricorso al Tar contro la revoca dell’atto del 2024.
Il sindaco Freda ha sottolineato l’importanza di tutelare il territorio e di valorizzare le produzioni agricole e alimentari locali. La comunità di Buccino è determinata a difendere il proprio patrimonio e chiede uno sviluppo sostenibile del territorio. Fondamentali saranno le prossime decisioni dei giudici.