L’appello delle guide autorizzate che lavorano presso il sito patrimonio Unesco
Sono dieci le guide turistiche che lavorano presso il Parco Archeologico di Paestum. Ma non hanno una postazione come avviene in altri siti d’interesse storico-archeologico. Così, quando un gruppo arriva in cerca di una guida che gli racconti la storia di Paestum e dei suoi monumenti, deve sperare di trovarne una davanti all’ingresso dei templi. “Che la guida sia locale è essenziale perché insieme a Paestum noi possiamo anche promuovere il territorio circostante” afferma una delle guide, Angela Puca.”E qui è di necessaria importanza che la guida sia autorizzata dalla Regione Campania e che sia una guida locale. Perché possiamo proporre il Cilento. Perché vivere Paestum staccato dal Cilento non è possibile. Perché quest’area archeologica è nel Parco Nazionale del Cilento e quindi insieme alle caratteristiche di questo sito archeologico, il visitatore deve conoscere la pietra locale con la quale sono stati costruiti i templi, le specialità culinarie e il paese stesso di Capaccio che è la sede medievale di Paestum”.
Molto spesso i gruppi che arrivano in pullman hanno già una guida a bordo.”La guida che viene da fuori offre a questo territorio un turismo mordi e fuggi” finita la visita si va via, ai turisti non si parla del territorio circostante, delle altre bellissime località che ci sono nei dintorni. “Il problema è che noi non abbiamo una postazione in cui poter vendere il nostro servizio e poter far conoscere ai visitatori il nostro territorio.- spiega Angela Puca – A Napoli, Pompei ed Ercolano questa cosa è stata concessa, ma qui nell’area archeologica di Paestum no. Se uno vuole una guida si deve far dare un elenco di 1000 guide campane, all’Azienda di Soggiorno e Turismo. Se uno vuole una guida al momento, se noi non siamo qua davanti non è possibile trovare una guida”.
L’appello, a nome delle guide turistiche di Paestum, è rivolto al direttore del Parco archeologico Gabriel Zuchtriegel: “Noi chiediamo solo un posto in cui poter stare per poter promuovere il nostro territorio con le nostre competenze. Quindi fare in modo che questo territorio decolli. Perché se tutti ci affidiamo alla competenza e alla professionalità questo territorio pian piano crescerà. Non avendo una collocazione vengono molte guide da fuori, perché chiamano direttamente Napoli, che è il posto dove si lavora di più. I gruppi vengono direttamente con la guida ma queste guide fanno la visita e se ne vanno, non portano le persone a mangiare qua, non fanno vedere le altre località nei dintorni, come Agropoli e Castellabate. Vorremmo che il nuovo dirigente tenga conto di questa nostra richiesta”.