La Campania si conferma una regione all’avanguardia nell’ambito delle cure oncologiche. Un nuovo modello organizzativo, che prevede la dispensazione di farmaci per il tumore del polmone direttamente nelle farmacie territoriali, sta rivoluzionando la vita dei pazienti.
Tumore del polmone: una sfida globale. Il modello Campania
Il tumore del polmone rappresenta una delle principali cause di morte per cancro a livello mondiale. In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 44.000 nuovi casi, di cui circa 4.000 in Campania.
La Regione Campania ha introdotto un nuovo modello organizzativo che permette ai pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) e con specifiche mutazioni genetiche di ricevere i farmaci direttamente a casa propria, evitando così frequenti spostamenti presso i centri specialistici.
“Questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il tumore del polmone“, ha affermato Alessandro Morabito, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia clinica sperimentale toraco-polmonare dell’Istituto tumori Fondazione “Pascale”. “Permettere ai pazienti di assumere le terapie a domicilio significa migliorare la loro qualità di vita e ridurre il carico assistenziale“.
Il nuovo modello organizzativo offre numerosi vantaggi ai pazienti. Maggiore comodità, eliminando la necessità di recarsi frequentemente in ospedale, i pazienti possono dedicare più tempo alle proprie attività quotidiane; minor stress (La gestione della terapia a domicilio riduce lo stress legato agli spostamenti e alle lunghe attese); Migliore aderenza alla terapia (La facilità di accesso ai farmaci favorisce una maggiore aderenza al trattamento, con conseguenti benefici in termini di efficacia terapeutica).
Un esempio per l’Italia
L’esperienza della Campania rappresenta un modello virtuoso che potrebbe essere replicato in altre regioni italiane. “La nostra regione sta dimostrando di essere all’avanguardia nell’ambito delle cure oncologiche“, ha dichiarato Gennaro Sosto, Direttore Generale dell’ASL Salerno. “Questo risultato è frutto di un impegno costante e di una forte collaborazione tra istituzioni, professionisti della salute e associazioni di pazienti“.