Siete costantemente connessi con il vostro smartphone o laptop alla ricerca di siti web che riportano informazioni sulla salute e le malattie?
Esistono diverse probabilità che siate affetti da una nuova sindrome chiamata cybercondria. La cybercondria è una condizione in cui, in maniera compulsiva, si va a “scavare” su Internet per ricercare informazioni sui reali o “immaginari” sintomi specifici di una data malattia (leggi qui). Attualmente rappresenta una delle più grandi preoccupazioni nel settore della sanità italiana e internazionale.
Esistono diversi segnali che vi faranno capire se siete affetti o meno da Cybercondria.
Riponete amore e fiducia nel Dr. Google. Passate la maggior parte del vostro tempo a leggere di malattie rare o gravi su Internet. Presi dal panico vi catapultate su Google ogni volta che avvertite il più piccolo dei sintomi. Questi sono i primi chiari segnali di questa particolare forma dipendenza.
“Lei sta bene” non ha alcun senso per voi. Anche se il medico vi conferma che “tutto va bene, e non c’è nulla di cui preoccuparsi”, continuate a navigare sui motori di ricerca catalogando notizie su tutte le più gravi malattie di cui potete essere affetti. Nella maggior parte dei casi, questo comportamento fa sì che la persona si suggestioni ulteriormente finendo col sottoporsi a numerosi e inutili esami medici per malattie di cui non soffre.
Crescita esponenziale degli stati ansiosi. Ogni volta che trovate nuove informazioni su problemi relativi alla salute, cominciate a farvi prendere dal panico. Già siete abbastanza paranoici per il vostro stato di salute e il flusso di notizie su siti web legati alle malattie cui andate continuamente alla ricerca non vi aiutano, anzi vi fanno sentire peggio.
Secondo uno studio condotto da Microsoft, le informazioni estratte dal web possono influenzare il modo di pensare e di prendere decisioni sulla propria salute e sul proprio benessere, inclusa l’assistenza e la consulenza che cercate da parte di professionisti del settore sanitario. Tale tendenza cambierà anche il vostro atteggiamento verso l’alimentazione, l’esercizio fisico e lo stile di vita. Si finisce col diventare proattivi invece che preventivi, inoltre la vostra soglia di attenzione si abbasserà a otto secondi, uno in meno dei pesci rossi (vedi qui).
Una cosa tira l’altra. Cercate “mal di stomaco” come sintomo e prima di informarvi, già avete salvato tutte quelle pagine che parlano di cancro allo stomaco, ulcera, infezioni alla vescica e così via. Ciò aumenta le vostre paure e il livello di ansia e non importa quanto un medico possa rassicurarvi dicendovi che starete bene in un giorno o due, poiché ancora sconvolti e paranoici per quello che avete letto sulla rete. Inoltre, tendete quotidianamente a farvi un’auto-diagnosi e persino delle auto-medicazioni.
Secondo gli ultimi dati negli Stati Uniti, la cybercondria colpisce 8 americani su 10, mentre in Italia riguarda il 32,4% della popolazione. Se siete una di quelle persone che si affidano a Internet per ogni cosa, è necessario consultare immediatamente uno specialista. Internet non potrà mai sostituire un medico (Clicca qui per maggiori informazioni).