Si fanno sempre più tesi gli equilibri politici nel Comune di Castelnuovo Cilento.
Un continuo botta e risposta che tiene banco sulle pagine social dei due gruppi consiliari.
Dopo le accuse della maggioranza circa l’operato dell’ex amministrazione per i 19.000 euro di debiti dovuti al mancato pagamento delle bollette dell’acqua, “Visione Comune”, porta a conoscenza un’altra questione: “Abbiamo scoperto che nel periodo tra il 2019 e il 2024 la precedente amministrazione ha accumulato un debito di quasi 100.000 euro nei confronti della società che gestisce la mensa scolastica“. E poi assicurano: “Non ci fermeremo qui: continueremo ad indagare e a informarvi su tutto ciò che emergerà”.
La risposta della minoranza
Non si fa attendere la risposta del gruppo di opposizione, guidato da Anna Maria Cerbone, che lancia un duro attacco: “L’attuale amministrazione non amministra, denigra!”. Secondo quanto affermato dall’opposizione, l’amministrazione in carica starebbe cercando di attribuire alla giunta precedente la responsabilità di pagamenti non effettuati, pur sapendo che i veri responsabili sono alcuni “dipendenti inadempienti”.
“Le fatture per il servizio mensa, che sono state rese pubbliche, potrebbero essere pagate da luglio 2024 senza problemi, rientrando nell’ordinaria gestione dei conti comunali“, ribadiscono.
“La domanda che sorge spontanea – continuano dall’opposizione – è: se i fondi ci sono da luglio, perché non si paga?“.
Inoltre altri dubbi vengono sollevati sulla trasparenza dell’attuale giunta: “Perché non pubblicate i decreti di finanziamento che portano soldi nelle casse comunali, grazie al lavoro dei precedenti amministratori? Perché non dite che state assumendo nuovo personale?”.
Il grido dell’opposizione è forte e chiaro: “Perché invece di amministrare fate opposizione all’Amministrazione Lamaida? Il Sindaco Lamaida ha concluso il suo mandato il 10 giugno. Svegliatevi! Il Comune dall’11 giugno è fermo! I lavori pubblici sono bloccati! I finanziamenti sono a rischio! Se non siete in grado di amministrare, dimettetevi!“.