La situazione delle carceri italiane è critica e la Campania non fa eccezione. I dati diffusi dal Garante dei Detenuti, Samuele Ciambriello, delineano un quadro allarmante di sovraffollamento che metterebbe a dura prova le strutture carcerarie e la dignità dei detenuti.
La situazione in Campania
A livello nazionale, i posti letto disponibili nelle carceri sono insufficienti a fronte del numero crescente di detenuti. In Campania, la situazione è ancora più grave: la percentuale di sovraffollamento raggiunge il 133,85%, con istituti penitenziari che ospitano ben oltre la loro capienza. La casa circondariale di Salerno, ad esempio, accoglie 594 detenuti su una capienza di 375 posti, mentre il carcere di Vallo della Lucania ne ospita 57 su 40 posti.
Ma il problema non si limita al sovraffollamento. I dati sui suicidi nelle carceri italiane sono sconcertanti. Dal primo gennaio al 16 agosto, si sono registrati ben 63 suicidi e 1335 tentati suicidi. La Campania, purtroppo, non è esente da questa triste statistica, con 7 suicidi e un centinaio di tentati suicidi nel 2024.
“Occorrono misure deflattive e più operatori sociali nelle carceri” ha dichiarato il garante dei diritti dei detenuti, Samuele Ciambriello. “Il sovraffollamento e le condizioni di detenzione precarie contribuiscono ad aumentare il rischio di suicidi e di tensioni all’interno degli istituti. È necessario intervenire urgentemente per garantire la dignità dei detenuti e la sicurezza degli operatori.”
Ad Eboli situazione diversa
Nonostante il quadro generale sia preoccupante, ci sono anche esempi positivi. L’Istituto a Custodia Attenuata di Eboli, ad esempio, pur avendo una capienza di 54 posti, ospita attualmente 44 detenuti, dimostrando che con una gestione efficiente è possibile contenere il sovraffollamento.