Migliaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Tunisia e che stazionavano, in attesa di essere trasferite altrove, nel Comprensorio Militare di Persano hanno preso fuoco nel tardo pomeriggio di oggi.
I rischi per l’ambiente e le coltivazioni
La nube nera è ancora visibile da tutta la Valle del Sele, da una larga parte della Valle del Calore e da tutta la costa cilentana. Sono ore difficili, la notizia ha allarmato i cittadini e gli amministratori dell’intero territorio. La situazione potrebbe aver creato serissimi danni all’agricoltura tanto che, come confermato anche dal sindaco del vicino comune di Altavilla Silentina, Francesco Cembalo, bisognerà attendere i rilievi dell’ARPA Campania per capire se le coltivazioni sono state compromesse e se bisognerà vietare la raccolta di prodotti nelle aree strettamente vicine al luogo dell’incendio dove ci sono zone in cui l’aria è irrespirabile.
Dal Comune di Eboli è stato diramato l’avviso di tenere finestre e balconi chiusi a causa dei fiumi potenzialmente pericolosi, a breve sarà emessa apposita ordinanza. Il luogo dell’incendio si trova a pochissimi chilometri da Borgo Carilla, una delle frazioni più grandi di Altavilla Silentina.
Sul luogo dell’incendio sono giunti i Vigili del Fuoco di Eboli, i Vigili del Fuoco di Agropoli e i militari del Comprensorio con i loro mezzi per domare le fiamme.
A raggiungere il sito anche il sindaco di Serre, Antonio Opramolla con gli agenti della Polizia Municipale e i carabinieri della Compagnia di Eboli, al comando del Capitano Greta Gentili, giunta personalmente sul posto, con il maresciallo Francesco Candido in servizio presso la stazione di Serre.
“Ho contatto anche con il personale dell’Asl per garantire la tutela della salute dei cittadini. Stiamo seguendo gli sviluppi della situazione, dal posto, minuto per minuto” ha affermato Opramolla.
Sono ore in cui tutti si chiedono come sono divampate le fiamme e che cosa è accaduto visto che l’area delle ecoballe è un’area militare protetta e accessibile solo al personale militare. Le indagini chiariranno ogni i dubbio.
Non tutti i rifiuti provenienti dalla Tunisia, per fortuna, sono stati avvolti dalle fiamme e i Vigili del Fuoco hanno circoscritto la zona dell’incendio in modo che le stesse fiamme non lambissero anche i terreni vicini.
Le ecoballe sostavano da più di due anni nel sito e, sulla questione, erano partite le indagini della DDA di Potenza sul traffico illegale di rifiuti in Tunisia.