Lustra, l’antica tana sulla via tra Velia e Paestum
La Storia di Lustra.
Lustra sorge sulle colline del Cilento Occidentale che si elevano fino a 700 metri.
Il suo nome deriva dal latino lustrum, che significa “pantano”, “luogo selvaggio” o “tana”.
L’origine del paese è stata connessa con la presenza di tracce d’insediamenti di tarda età romana, periodo in cui il piccolo centro rivestì una certa importanza per il controllo della vecchia strada che collegava Paestum a Velia seguendo il corso del fiume Alento.
Le prime notizie su Lustra sono emerse tuttavia da un documento del 1118, un “praeceptum” del principe longobardo Guaimario IV.
Il paese è inoltre menzionato in due documenti dell’archivio cavese attestanti due donazioni di tenitori a privati: la prima del gennaio 1156, la seconda del 1187.
La frazione di Rocca Cilento è antichissima e molto importante in quanto centro della Baronia di Rocca.
Cosa Visitare a Lustra.
Suggestivo è il centro storico del paese che può essere individuato nel perimetro che s’irradia intorno alla Parrocchiale di Santa Maria delle Grazie, a tre navate, di cui la centrale ha un soffitto dipinto.
A Rocca Cilento degno di nota è il Castello Normanno del XIII secolo, ricostruito durante il dominio dei Sanseverino.
Da ricordare sono anche le mura e le torri di difesa di questa frazione e in parte inglobate nelle costruzioni erette nel corso dell’Ottocento.
Ricordiamo, infine, il Monastero di San Francesco, fondato, secondo la tradizione da San Bernardino da Siena e poi dotato riccamente da Sisto IV e Carlo V.
Rocca Cilento, negli scritti di alcuni autori del Settecento, è ricordata come un antico casale circondato da vigneti, oliveti, piantagioni di agrumi e di ogni sorta di alberi da frutto.
Oggi una parte del territorio comunale si immette a cuneo nella valle dell’Alento, dove sono stati ricavati terreni produttivi che durante gli anni Venti del Novecento sono stati dotati di case coloniche.