Era la notte tra il 18 e il 19 luglio 1995 quando un terribile incidente stradale segnò per sempre la storia di alcune famiglie agropolesi. Quattro giovani, Sergio Guariglia, Vladimiro Ruocco, Massimo Cianciulli e Antonio Paolillo, persero la vita in un frontale sulla Statale 267, tra Santa Maria di Castellabate e Agropoli, nel comune di Laureana Cilento. Un quinto ragazzo, Antonio Rosario Paolillo, cugino di Antonio, rimase gravemente ferito e per giorni fu in prognosi riservata.
La tragedia sconvolse l’intera comunità. I quattro amici, tutti tra i 22 e i 26 anni, erano molto conosciuti e amati ad Agropoli. Sergio, Vladimiro e Massimo erano studenti universitari, mentre Antonio era un operaio. Erano legati da una profonda amicizia e trascorrevano spesso le loro serate insieme.
Quella sera, dopo una serata trascorsa in un locale di Santa Maria di Castellabate, stavano tornando a casa. La loro auto, una Fiat Uno, si schiantò contro una Golf all’altezza di una curva pericolosa. L’impatto fu violentissimo e non lasciò scampo ai quattro giovani.
Quattro giovani di Agropoli morti in un incidente: la ricostruzione dell’incidente
“I giovani deceduti sono Sergio Guariglia, 23 anni, nativo di Avellino ma residente ad Agropoli come Vladimiro Ruocco, 26 anni, Massimo Cianciulli, 23 anni, e Antonio Paolillo, 22 anni – scriveva il quotidiano Il Mattino in edicola il giorno seguente alla tragedia – I quattro ragazzi viaggiavano sulla Fiat Uno di proprietà del padre di Sergio, il quale era alla guida della vettura. Al fianco del giovane sedeva Vladimiro Ruocco. Sul sedile posteriore erano in tre. Oltre ai due ragazzi deceduti, un altro studente, Antonio Rosario Paolillo, 23enne cugino di Antonio, residente a Rionero in Vulture, il quale è uscito dalle lamiere con pochi graffi e, ricoverato alla clinica Malzoni di Agropoli, è stato giudicato in un primo momento guaribile in 7 giorni. Ma improvvisamente le sue condizioni si sono aggravate per un blocco renale e adesso è in prognosi riservata”.
La vettura con cui i giovani si scontrarono era una Golf con a bordo due ragazzi di Capaccio, rimasti feriti. L’incidente avvenne alle 00.30.
“Le due vetture provenivano da Santa Maria, dove gli occupanti della Fiat Uno, cinque amici che uscivano spesso insieme, avevano trascorso sembra una serata in allegria – scriveva l’inviato de Il Mattino, Antonio Manzo – Dopo il pauroso impatto sul luogo della tragedia si sono portate subito tre ambulanze della Croce Azzurra di Agropoli, che hanno fatto la spola tra la statale della morte e gli ospedali di Vallo della Lucania, Salerno, Agropoli, ed i carabinieri della locale Compagnia. Sergio Guariglia, il guidatore della Uno, è stato trasportato all’ospedale di Vallo, dove gli è stato amputato il braccio destro, maciullato dalle lamiere. Purtroppo il ragazzo non ce l’ha fatta ed è deceduto durante la notte. All’ospedale di San Leonardo, a Salerno, è morto invece Antonio Paolillo per le gravissime ferite riportate alla cassa toracica e su tutto il corpo. Gli altri due giovani sono deceduti sul colpo”
La notizia della morte dei 4 agropolesi si sparse rapidamente in città. In un attimo, la città si ritrovò avvolta nel dolore. Le famiglie delle vittime erano distrutte dal dolore. I loro amici non potevano credere all’accaduto.
I funerali dei quattro ragazzi si svolsero il 21 luglio. L’intera città si strinse attorno alle famiglie in un cordoglio commovente. La chiesa era gremita di parenti, amici e conoscenti.
Il sindaco di Agropoli, in segno di lutto cittadino, dispose la chiusura di tutti i negozi e l’esposizione delle bandiere a mezz’asta.
A distanza di 29 anni da quel tragico giorno, il ricordo dei quattro amici è ancora vivo. I loro volti sorridenti sono impressi nelle foto che li ritraggono spensierati e pieni di vita.