La decisione del Sindaco di Roscigno di mettere in vendita gli immobili comunali di Roscigno Vecchia ha scatenato un acceso dibattito all’interno del piccolo borgo alburnino. Nelle scorse ore il gruppo di minoranza “Viviamo Roscigno” ha presentato un interrogazione sul caso, considerati anche i timori che la vendita possa portare alla perdita dell’identità storica e culturale del luogo.
Nel documento i consiglieri di minoranza pongono diverse domande contestando la mancanza di coinvolgimento dei cittadini: Perché la decisione di vendere gli immobili è stata presa senza informare e coinvolgere la cittadinanza? Un simile progetto avrebbe dovuto essere discusso pubblicamente per raccogliere le opinioni e le proposte della comunità, tutelando il senso di appartenenza alla comunità e il legame con il proprio passato. Questi alcuni interrogativi del gruppo consiliare.
Ma non solo. La minoranza avanza anche delle proposte alternative: invece della vendita, si chiede di valutare la possibilità di dare le case in gestione a privati o cooperative. Questa soluzione potrebbe permettere di valorizzare il borgo in modo sostenibile, preservando la sua autenticità e coinvolgendo direttamente gli attori locali.
Qualsiasi azione dovrà essere comunque caratterizzata da trasparenza. I consiglieri nel documento chiedono quindi di conoscere con precisione quali immobili saranno messi in vendita, come sono pervenuti nel patrimonio comunale e quali sono le loro caratteristiche. Inoltre, richiedono di sapere chi saranno i soggetti competenti a valutare le proposte dei privati e quali criteri verranno utilizzati per selezionarle.
Nell’interrogazione, infine, l’aspetto che più viene messo in evidenza è l’importanza di tutelare l’identità storica e culturale di Roscigno Vecchia. Per questo motivo, i consiglieri chiedono al Sindaco di chiarire quali saranno le indicazioni sull’utilizzo degli immobili e come si intende evitare che la vendita porti alla snaturazione del borgo e a coinvolgere anche la Soprintendenza nelle scelte.