Eboli: una convenzione tra la Fiammante e ICATT per l’assunzione di 4 detenuti

L’appuntamento di ieri a ora di pranzo presso la sala conferenza dell’istituto penitenziario di Eboli è stato un momento emozionante che ha fatto il paio con riscatto e resilienza. Francesco Franzese amministratore delegato di ICAB LA FIAMMANTE e la dott.ssa Concetta Felaco direttrice di ICATT hanno sottoscritto l’importante accordo che permetterà a quattro ragazzi ospiti dell’istituto penitenziario di poter lavorare presso l’azienda di Buccino

Di Silvana Scocozza

L’appuntamento di ieri a ora di pranzo presso la sala conferenza dell’istituto penitenziario di Eboli è stato un momento emozionante che ha fatto il paio con riscatto e resilienza. Francesco Franzese amministratore delegato di ICAB LA FIAMMANTE e la dott.ssa Concetta Felaco direttrice di ICATT hanno sottoscritto l’importante accordo che permetterà a quattro ragazzi ospiti dell’istituto penitenziario di poter lavorare presso l’azienda di Buccino ed entrare a far parte di una rete sociale riconosciuta sul territorio e del modello di accoglienza e integrazione avviato già da tempo da ICAB La Fiammante anche con l’Associazione No Cap di Yvan Sagnet, e che moltiplica gli impegni assunti verso la comunità con una nuova iniziativa. A fare da collante tra realtà imprenditoriale e realtà penitenziaria l’intraprendenza della funzionaria Monica Faiella, Responsabile dell’Area Educativa del Carcere di Eboli che ha all’attivo una serie di progetti importanti e ambiziosi volti all’inserimento socio educativo dei detenuti del Carcere ebolitano.

«Tutto ciò che si realizza all’interno del Carcere nell’obiettivo di favorire opportunità di inserimento sociale, soprattutto lavorative, è il frutto di un intenso lavoro che proviene certamente dalla disponibilità e dalla collaborazione attiva della comunità, come nel caso della azienda La Fiammante, ma anche e va ricordato dal lavoro di squadra dell’Istituto, coordinato dal Direttore unitamente all’Area Educativa, ma anche all’Area Sicurezza e cioè dal Personale di Polizia: tengo a sottolinearlo perché i detenuti hanno la possibilità di seguire un programma di lavoro (ex Art. 21 Ordinamento Penitenziario) che non è una misura alternativa, ma un programma redatto sulla base di una positiva osservazione intramuraria della Polizia Penitenziaria e approvato dal Magistrato di Sorveglianza, nel caso specifico la Presidente dott.ssa Monica Mirante: una sinergia di squadra, dunque, che rende concrete le idee e le aspirazioni dei singoli al cambiamento», ha dichiarato la dott.ssa Concetta Felaco, Direttrice I.C.ATT Eboli.  

«Di recente abbiamo ospitato a Buccino, nello stabilimento La Fiammante, la visita pastorale di S.E. Mons. Andrea Bellandi e oggi abbiamo una nuova opportunità per ribadire come il mondo della solidarietà e quello del lavoro possano e debbano trovare un terreno comune di azione per affrontare le emergenze di questi anni, come il problema delle carceri. Restituire valore al lavoro è centrale per immaginare soluzioni realistiche ai drammi della marginalità e del disagio sociale, vissuti ogni giorno da tanti cittadini italiani così come dai migranti. Ci siamo abituati ai discorsi di chi innalza steccati, scovando di volta in volta un nuovo nemico da additare come responsabile di questo o quel malessere, invece noi da anni ci impegniamo a fare rete, convinti che le soluzioni siano reali solo quando i problemi sono condivisi, lavorando per costruire ponti a partire dal concetto di filiera, di relazioni autentiche, di valori condivisi», ha concluso il dott. Francesco Franzese, ceo ICAB La Fiammante.

All’appuntamento hanno preso parte il Presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, i consiglieri regionali Franco Picarone e Michele Cammarano, il consigliere provinciale Filomena Rosamilia e il Sindaco di Eboli Mario Conte accompagnato dal consigliere comunale Antonio Alfano.

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