Bilancio Consac, è bagarre sui social tra Antonio Bruno e Simone Valiante

Polemica social tra ex ed attuale presidente di Consac IES, Antonio Bruno e Simone Valiante

Di Carmine Infante

Nella serata di ieri si è infiammata la polemica tra il presidente di Conasc IES e capogruppo di maggiorana a Vallo della Lucania, Antonio Bruno e il neosindaco di Cuccaro Vetere, già presidente della società, Simone Valiante. A scaldare gli animi un post di Bruno su Facebook, nel quale si esprimeva giubilo per il bilancio positivo, e la relativa risposta di Valiante (sempre mezzo social). Per il primo cittadino cuccarese, in estrema sintesi, Bruno non avrebbe concesso il giusto merito ai presidenti “emeriti” (lista che comprende lo stesso Valiante).

Da questo punto in poi la polemica ha assunto toni poco edificanti, abbandonando il terreno del confronto costruttivo tra membri delle istituzioni.

I toni

Il succitato post di Valiante ha scatenato l’immediato commento di Bruno, che abituato a indossare la toga nelle arringhe di tribunale non si è fatto pregare e si è inserito a gamba tesa: “Non capisco che problema hai con me”. Con il successivo commento di Valiante, ancor più infuocato, la conversazione ha iniziato a fare voli pindarici con salti logici poco chiari.

Spettatore non pagante l’assessore Miraldi, con paio di like, che, intercettati da Valiante, gli hanno fatto rimediare l’ennesima accusa di essere un voltagabbana. “Don Pietro” ha preferito non rispondere, per signorilità o per mancanza di argomenti (scegliere liberamente in base alla simpatia per il personaggio).
Di certo il suo silenzio ha evitato un “triello“ tragicomico.

Una polemica poco edificante

La Consac ha chiuso il proprio bilancio in positivo. Questo il dato che ha armato la disputa. Motivazione curiosa, quasi assurda, visto che si tratta di un’ottima notizia.

Leggendo tra le righe, però’, si può evidenziare il vero motore delle discussioni: la situazione politica di Vallo della Lucania.
Probabilmente ha ragione Bruno, la campagna elettorale è già iniziata, così hanno voluto i suoi avversari.

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