Presentato a Salerno Il Mistero del Sigillo Reale

Il testo è un racconto di formazione che si articola su un doppio registro, storico e contemporaneo

Di Maria Emilia Cobucci

All’Arco catalano, SPAZIO RAGAZZI/ LABORATORIO DI SCRITTURA UN MONDO A MISURA D’UOMO incontro con Franco Maldonato, autore di Il mistero del sigillo reale (Castelvecchi). Grande partecipazione per l’opera dello scrittore cilentano affiancato per presentazioni e narrazioni da Davide Speranza e Anna Maria Vitale.

L’evento è finanziato dal Cepell – Centro per il libro e la lettura ed è inserito nell’ambito del Progetto “Storie Erranti” dei Comuni di San Giovanni a Piro e Pollica.

Il testo è un racconto di formazione che si articola su un doppio registro, storico e contemporaneo e che, resistendo alla tentazione di esaltare una presunta migliore gioventù, racconta di un’Italia non ancora tecnologizzata e globalizzata ma non del tutto dissimile da quella di oggi. Malaffare e terrorismo condizionavano la vita del Paese, che nel Mezzogiorno era anche asfissiata dal dilagare della camorra. Ma quella società non aveva perduto la dedizione dei suoi giovani alla lotta per un mondo a misura d’uomo, che per il protagonista e i suoi amici significava preservare coste colline e paesaggi dall’edilizia predatoria e salvaguardare i loro paesi dallo spopolamento e dall’abbandono.

Due i misteri al centro del racconto: il mandante dell’assassinio del deputato che fu a capo dell’insurrezione del Cilento nel 1848 e la ragione dello stigma che Pier Paolo Pasolini vergò sugli abitanti del luogo durante il viaggio del 1959 lungo le coste italiane.

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