Continua la querelle tra il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca e il Governo sui Fondi di Coesione. In un recente intervento, con ironia e sarcasmo, il Governatore ha elencato le osservazioni di merito avanzate dal Ministero per gli affari europei e le politiche di coesione per l’assegnazione delle risorse. Una serie di chiarimenti che avrebbero impedito di addivenire ad un accordo.
«Il 5 dicembre – racconta De Luca – hanno trovato che c’era un disallineamento di 1,72 euro sul programma dei Fondi Europei e di Coesione che vale 9 miliardi. Abbiamo chiarito qual era il problema. Poi hanno inviato una richiesta ai comuni per sapere a che punto erano arrivati con le opere da completare per dicembre 2023, sebbene l’organismo deputato a rendicontare era la regione Campania perdendo mesi di tempo per cose inutili».
«Il 22 Aprile 2024 – prosegue nel suo racconto – ci chiedono un chiarimento sulla discrasia fra il certificato unico di progettazione indicato dal comune di Moio della Civitella rispetto a quello indicato dalla Regione. Abbiamo bloccati 6 milioni di euro per rispondere a un quesito su Moio della Civitella», sottolinea il presidente della Regione con tono critico.
La corrispondenza tra Regione e Governo termina il 31 maggio scorso quando dal Ministero «concludono con un taglio di 6-7 milioni di euro su 6 miliardi per alcuni progetti per i quali non c’era la documentazione completa. Dopo 319 giorni di istruttoria chiudiamo la vicenda», spiega De Luca evidenziando come quello della Campania sia un caso unico in Italia, avanzando sospetti che il Ministro Fitto abbia voluto di proposito ritardare il trasferimento dei fondi.
Una vicenda che dura da tempo e che probabilmente è destinata a proseguire.