L’allarme lanciato durante la funzione di Pasqua. I gestori del santuario dovranno pagare 90mila euro di tasse al comune.
CAPACCIO. Hanno destato molta preoccupazione tra i fedeli che la mattina di Pasqua erano presenti alla messa delle 11 al Getsemani, le dichiarazioni del celebrante, che ha spiegato che a causa di tasse molto esose da parte del Comune, al quale il santuario dovrebbe circa 90 mila euro, si rischia di chiudere. In realtà il Getsemani, di cui sono custodi i preti dell’ordine degli Oblati di San Giuseppe, non è soltanto un luogo di preghiera: annessa alla struttura religiosa, infatti, vi è anche un albergo. E le tasse, relative a più anni, fanno riferimento proprio all’albergo.
Come molte altre strutture ricettive di Capaccio, anche il Getsemani è stato oggetto di accertamenti da parte della Soget. Per quanto riguarda il pagamento della spazzatura, è stata data la possibilità di rateizzare i pagamenti.
«I preti del Getsemani, tra settembre e ottobre dello scorso anno, hanno firmato un concordato con il Comune e la Soget, che stanno pagando regolarmente. – spiega l’assessore al Bilancio Fabio Spagnuolo – Per quanto riguarda l’Imu, invece, c’è stato un contenzioso vinto in primo grado dal Getsemani e per il quale il Comune ha ritenuto di fare appello, come previsto in questi casi».