Nell’ambito dell’attività di contrasto agli illeciti fiscali disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, i finanzieri della Tenenza di Baiano hanno concluso, nei giorni scorsi, una complessa attività ispettiva nei confronti di un’impresa operativa nel settore del commercio all’ingrosso di materiale ferroso.
Le attività ispettive hanno permesso di rilevare una maxi evasione all’IVA per oltre 2 milioni di euro realizzata da una rete di imprese, aventi sede nelle province di Avellino, Napoli, Salerno, Bari, Roma, Forlì e Bergamo, fraudolentemente interposte tra soggetti comunitari e nazionali e dedite alla sistematica emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per oltre 4 milioni di euro.
Cosa è emerso dalla indagini
Le indagini, avviate all’esito di approfondimenti investigativi relativi a movimentazioni finanziari anomale, e poi sviluppate mediante l’esame della copiosa documentazione acquisita, anche di natura bancaria, l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo nonché avvalendosi del sistema di cooperazione internazionale di mutua assistenza amministrativa finalizzata al contrasto dell’evasione fiscale, hanno consentito di ricostruire l’intera filiera dei soggetti coinvolti nel sistema di frode.
I responsabili delle imprese coinvolte sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per i reati fiscali di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.