Il direttore Zuchtriegel rivela qualche curiosità sulle modalità dei riti che si svolgeranno nell’area archeologica
PAESTUM. I matrimoni nel parco archeologico patrimonio mondiale dell’Unesco, fino a qualche tempo fa, erano soltanto un desiderio inesaudibile. Oggi, invece, sono a un passo dal divenire realtà. Il 30 marzo, infatti, nel corso del Consiglio comunale di Capaccio, si discuterà della modifica al regolamento comunale sui matrimoni civili che, una volta approvata, consentirà di celebrare i matrimoni nell’area archeologica di Paestum.
«Abbiamo condiviso con il Comune l’idea di fare questo cambiamento per consentire di fare matrimoni nell’area e di fare tutto questo secondo un regolamento che stiamo elaborando insieme. I matrimoni non dovranno interferire con la fruizione, con la tutela e con la dignità dei monumenti» spiega il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel.
Non tutti potranno avere il privilegio di sposarsi accanto alle imponenti colonne doriche, e chi sceglierà il luogo più suggestivo, dovrà anche prepararsi a spendere di più. «Ci sarà una gamma di prezzi, dipende dal luogo preciso, stiamo lavorando anche su questo. Gli incassi li utilizzeremo per scavi, per nuove ricerche ma anche per la manutenzione dell’area, per i vari costi che abbiamo per incrementare e migliorare l’offerta, la ricerca e la tutela del sito nella sua interezza».
Non ci sarà un luogo preciso per lo svolgimento dei riti. «Sarà compito del museo, di volta in volta, in base alle richieste, stabilire gli spazi e dare indicazioni precise: può essere nell’area del foro o davanti ad uno dei templi, sempre in base alle esigenze della fruizione e della tutela».
Dai prossimi mesi è prevedibile un aumento dell’interesse verso Paestum non soltanto dall’Italia, ma anche da altre parti del mondo.«L’area del Cilento ora vede un incremento di matrimoni che vengono dall’Olanda, dall’Inghilterra, dalla Germania, anche dagli Stati Uniti. Quindi qui Paestum può avere un ruolo».