Il Comune di Padula con un avviso pubblicato sull’albo pretorio rende nota la messa all’asta per la locazione di alcuni immobili di sua proprietà situati nella suggestiva Certosa San Lorenzo di Padula, esattamente nella Corte Esterna. La partecipazione alla gara è aperta a persone fisiche e giuridiche che non siano in situazioni che le rendano ineleggibili per contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Gli immobili messi all’asta sono suddivisi in tre lotti ben distinti
Il primo lotto riguarda il locale antistante la Certosa di San Lorenzo nell’ala sinistra, destinato ad uso commerciale o turistico, con un canone annuo base d’asta che supera di poco più di 5 mila e 400 euro. Il secondo lotto comprende il locale antistante la Certosa di San Lorenzo al piano terra negli ex Uffici Comunità Montana, destinato all’uso di attività commerciale o turistica e direzionale, con un canone annuo base d’asta che si aggira intorno ai 29 mila euro e infine il terzo lotto interessa il locale antistante la Certosa di San Lorenzo al piano primo, da destinare a scopi commerciali, turistici e direzionali, con un canone annuo base d’asta di circa 31 mila e 500 euro.
I dettagli
La durata del contratto di locazione sarà di 6 anni, rinnovabile per ulteriori 6 anni, salvo disdetta entro 12 mesi prima della scadenza. All’aggiudicatario saranno a carico tutte le spese di manutenzione, adeguamento e miglioramento degli immobili, inclusi i costi per adeguarsi alle normative per i portatori di handicap. Il Comune avrà il diritto di ispezionare i locali concessi previo preavviso di almeno 3 giorni. L’avviso è consultabile sull’albo pretorio on line del Comune di Padula.
Il post social
Nicola Cestaro, esperto di turismo di Padula, che segue con attenzione le attività culturali del territorio padulese e dell’intero comprensorio valdianese, attraverso un post su facebook, eccepisce in merito alle modalità ai tempi e modi di pubblicazione del bando. “Il bando è stato pubblicato il 13 maggio e dura soli 15 giorni, scrive Nicola Cestaro, si poteva dare un po’ più di tempo? Ad oggi, aggiunge, dopo 5 giorni, non è stato reso pubblico in alcun modo, né un comunicato stampa, né una dichiarazione, né un post sui social, solo il minimo a norma di legge sull’albo pretorio. Nicola Cestaro, aggiunge ancora, “L’unico criterio di scelta sarà quello economico, nessuna valutazione sul progetto, nessuna concertazione o indicazione preventiva, eppure stiamo affidando per i prossimi 12 anni lo spazio più prestigioso del nostro territorio, l’uso che se ne farà cambia tutte le prospettive di sviluppo.
I lotti 2 e 3 sono spazi enormi che richiedono investimenti considerevoli, quale azienda, domanda nel suo post, in 15 giorni riesce a valutare se investire 360 mila euro per uno spazio? I bandi simili fatti negli ultimi anni a Padula ci hanno lasciato con l’amaro in bocca. Dei 3 locali della corte esterna andati a bando qualche anno fa, 2 sono rimasti chiusi, causando una mancata entrata per il comune e un mancato sviluppo per la zona”. Ed in merito all’affidamento dell’area di Mandranello, che doveva trasformarsi in un grande parco naturalistico, Cestaro ricorda che del progetto “dopo 4 anni ancora non si sa nulla”.