La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale regionale per la Campania, ha condannato il sindaco di Ogliastro Cilento, Michele Apolito, al pagamento di 55mila euro, oltre interessi legali e spese, in favore del Comune. La condanna deriva da una vicenda risalente al 2001.
I fatti
Nel 2001, Apolito, stando a quanto sostenuto dai giudici, per motivi di inimicizia personale, aveva emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori edili intrapresi da un privato, nonostante pochi giorni prima fosse intervenuto un provvedimento cautelare del TAR Salerno che autorizzava la prosecuzione delle opere. Per tale vicenda, Apolito era stato condannato a un anno di reclusione e al risarcimento dei danni.
A causa delle ripetute sospensioni dei lavori, il proprietario dell’immobile aveva segnalato di aver subito notevoli danni, costringendo gli eredi ad agire in giudizio contro il Comune e lo stesso Apolito per ottenere il risarcimento. Nel 2011, il Tribunale di Vallo della Lucania aveva condannato il Comune e Apolito in solido al risarcimento degli eredi.
La condanna della Corte dei Conti
La Corte dei Conti ha ora accertato la responsabilità di Apolito per il danno arrecato al Comune di Ogliastro Cilento, quantificandolo in 55mila euro. La somma rappresenta il 20% del debito fuori bilancio di 128.439,53 euro che il Comune è stato costretto a pagare agli eredi.