Giungano, l’ultimo campo di battaglia di Spartaco.
La Storia di Giungano.
Situato poco sopra il torrente Solofrone, che scorre verso Agropoli, Giungano è suggestivamente sovrastato dalla montagna che ha l’apice in Trentinara, quasi un’acropoli dritta e ripida da cui si gode una larga veduta tirrenica.
Luncano è l’antico nome attestato in testi di autori del tardo Medioevo, forse da iuncus, giunco, la cui lavorazione è continuata fino ai tempi moderni.
Un’altra possibilità è l’origine del nome dalla posizione geografica (iugum, giogo) o dal personale latino lunius, con suffisso aggettivale -anus, tipico della toponomastica longobarda. La sua storia è legata a Spartaco. Molte furono le battaglie combattute a seguito della ribellione del gladiatore, l’ultima delle quali probabilmente proprio qui, ai piedi della rupe Cantenna, come sostiene Plutarco nella “Vita di Licinio Crasso”.
Testimoniano questi avvenimenti sei tombe romane ritrovate nel 1940. Restano anche tracce della civiltà lucana.
Cosa Visitare a Giungano.
Intorno a Giungano vi sono numerosi passi, tracciati viari di mercanti che dal mare salivano in montagna, grotte (conosciuta quella di Sant’Angelo), gole. Famosa è la gola di Tremonti. Legata agli scontri tra gli schiavi ribelli di Spartaco, soldato trace, e i legionari di Licinio Crasso, nel 71 a.C. Importante anche il Palazzo Ducale che è stato il centro nevralgico di un potere feudale tanto forte da far estendere il territorio fino al mare.
Percorrendo a piedi il paese, è possibile ammirare anche i portali di pietra del Palazzo Picilli e del Palazzo Stromilli, le Cappelle della Nunziatella e del Carmine.