Si è svolto questa mattina presso la Scuola Media di Sessa Cilento un incontro tra gli alunni e la Confraternita “Maria SS Immacolata Castagneta – San Mango Cilento”. L’incontro, organizzato nell’ambito dei progetti del PNRR, ha avuto come obiettivo la conoscenza e la valorizzazione delle tradizioni secolari legate alle Confraternite del Cilento.
Un patrimonio storico e culturale
Il Priore della Confraternita, Michele Di Fiore, ha illustrato agli studenti la storia e le peculiarità di queste antiche confraternite, che nel Cilento contano circa 58 realtà attive. “Le Confraternite del Cilento hanno una tradizione robusta alle spalle”, ha sottolineato Di Fiore. “La loro esistenza testimonia la profonda religiosità del territorio e il forte senso di identità e appartenenza delle comunità locali”.
Le diverse realtà del Cilento
Di Fiore ha poi evidenziato le due diverse realtà che caratterizzano le Confraternite del Cilento: quelle del Monte Stella, che si distinguono per i riti del Venerdì Santo, e quelle della zona interna della Diocesi, maggiormente legate ad attività pastorali. “Nonostante le differenze”, ha precisato il Priore, “queste due realtà si completano a vicenda, contribuendo a mantenere viva la tradizione delle Confraternite”.
La musica come strumento di devozione
Un momento particolarmente emozionante dell’incontro è stato l’ascolto dei canti più celebri del Venerdì Santo, “Varco le soglie” e “Giorno di lutto”, eseguiti dai confratelli Vincenzo Molinaro, Giovanni Vaccaro e Fabrizio Agresti. Il Maestro di violino Tommaso Immediata ha illustrato agli alunni la particolare tecnica di canto utilizzata in questi canti, che si caratterizza per l’uso di una vocalità espressiva e intensa.
Un’esperienza di grande valore per gli studenti
Il Preside dell’Istituto Comprensivo di Omignano, Prof. Giovanni Buonocore, ha espresso la sua soddisfazione per l’iniziativa: “E’ stata una giornata ben spesa, dedicata alla conservazione e valorizzazione delle nostre tradizioni. E’ importante che gli alunni, attraverso questi progetti, possano conoscere e apprezzare il grande patrimonio culturale del nostro territorio e contribuire a tramandarlo alle future generazioni”.