Il gip di Salerno ha confermato le interdizioni dall’esercizio della professione per quasi tutta l’equipe di cardiochirurgia di Enrico Coscioni. L’unico a vedersi revocata la misura è stato il chirurgo vascolare Aniello Puca.
Le accuse
Altri medici sono accusati di aver causato la morte di un paziente di 62 anni, Umberto Maddalo di Capaccio Paestum durante un intervento di sostituzione della valvolare aortica. Secondo l’accusa, l’equipe avrebbe dimenticato una garza di otto centimetri nel corpo del paziente, che poi è stata trovata nella biforcazione aorto-iliaca dall’autopsia.
La difesa
La difesa di Coscioni ha contestato le accuse, evidenziando che dopo l’intervento del 20 dicembre 2021 nel quale morì Maddalo, erano stati eseguiti 800 interventi senza alcun problema. Inoltre, ha sostenuto che la garza “dispersa” era stata segnalata nella cartella clinica, anche se non in quella operatoria.
Le conseguenze
L’interdizione dell’equipe di Coscioni ha lasciato la Torre cardiologica di Salerno senza una equipe cardiochirurgica. L’azienda ospedaliera Ruggi sta cercando soluzioni tampone, ma la situazione è critica.