Oggi, 18 marzo, è la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid. Era il 18 marzo del 2020, infatti, quando l’Italia si fermò davanti alle immagini strazianti dei camion dell’esercito che trasportavano i feretri dei morti di Bergamo. In quella giornata, il nostro Paese registrò quasi 3000 vittime a causa del virus.
Il dolore del Cilento
Anche il Cilento e Vallo di Diano ha pagato un prezzo altissimo alla pandemia. Il 19 marzo 2020, morì don Alessandro Brignone, parroco di Caggiano, il primo a perdere la vita a causa del Covid nel comprensorio. A seguire, altri 45 cittadini persero la battaglia contro il virus, tra cui don Vittorio Lamattina, parroco di Vallo della Lucania.
Le prime vittime
Il 26 marzo 2020, Agropoli registrò la sua prima vittima: Alfonso Migliorino, ferroviere di 53 anni. Da quel giorno, l’elenco dei morti continuò a crescere inesorabilmente.
A due anni di distanza, la pandemia non è ancora sconfitta. Nonostante i progressi della campagna vaccinale, il virus continua a circolare e a mietere vittime. È importante, quindi, non abbassare la guardia e continuare a seguire le misure di sicurezza per proteggere noi stessi e gli altri.
Un ricordo indelebile
La giornata del 18 marzo è un momento per ricordare le vittime del Covid e per stringerci attorno alle loro famiglie. Il loro sacrificio non sarà mai dimenticato.