La parrocchia ‘Santa Maria Assunta’ dà il via ai festeggiamenti in onore di San Costabile Gentilcore, IV Abate di Cava de’ Tirreni e patrono del comune cilentano.
Quest’anno oltre al giorno della Festa, il 17 febbraio, ci saranno tante giornate che compongono il già ricco programma dell’Anno Santo Costabiliano, istituito da ottobre per celebrare i 900 anni dalla sua nascita al cielo.
Il programma
Il periodo liturgico in cui ricade il Novenario, recita l’arrivo della Quaresima ed è proprio il 14 febbraio che arriveranno le Suore Missionarie Apostole della Parola per l’inizio delle giornate di evangelizzazione.
Il 15 febbraio, la Comunità vivrà un momento particolare con i canti delle Corali, nella Rassegna dedicata al Giglio del Tresino.
Il 16 febbraio, Vigilia della Festa, le Statue delle Parrocchie di Santa Maria, San Marco, Ogliastro Marina, Lago, Alano, San Pietro e Matonti arriveranno nel Centro Storico per partecipare alla grande Festa e si vivrà la Via Crucis presieduta dal Mons. Pasquale Cascio, Arcivescovo di S.Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia; il 17 febbraio per le vie del Borgo nelle prime ore del mattino, la Banda musicale annuncia che è il giorno della Festa.
In Basilica è prevista la Messa solenne presieduta da Dom. Riccardo Luca Guariglia, Abate benedettino di Montevergine.
Nel pomeriggio alle ore 16, per la particolarità del momento, unitamente alle Poste Italiane, ci sarà l’annullo filatelico dell’Anno Giubilare Costabiliano. Sarà presente il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Vincenzo Calvosa, che presiederà la Santa Messa e la tradizionale processione per le vie del paese. È prevista la partecipazione degli ex sindaci che hanno amministrato il Comune per ricordare la figura di Costabile Abate, primo vero amministratore del castello e di Castellabate. Sulla terrazza del belvedere, affacciata sul golfo, i portatori accompagneranno il busto sacro di San Costabile per la rituale girata da Punta Licosa e Punta Tresino, un segno beneaugurante di benedizione, pace e prosperità a tutti gli abitanti.
Nella corte interna del castello, in preghiera, verrà ricordata l’imponente opera voluta dal Santo a difesa delle incursioni barbariche saracene e dall’antica porta si scenderà attraverso gli scaloni del viale dedicato al Beato Simeone per arrivare di nuovo in Basilica.
Le parole del parroco
Il parroco, don Roberto Guida, dichiara: “Quest’anno la festa arriva in momento particolare, l’Anno Giubilare Costabiliano proprio dedicato al Dies Natalis, il suo passaggio al cielo del 17 febbraio 1124, da sottolineare inoltre la presenza in Basilica della sacra urna contenente le spoglie di San Costabile”.