La Salernitana stecca il primo di una serie di scontri diretti, contro un Genoa cinico e solido. La partita avvelenata dagli scontri tra tifosi nel pre partita viene decisa nella ripresa da un rigore di Gudmudsson, causato da un grossolano intervento di braccio di Lovato in area. Quando cala il sipario sul match, l’Arechi esplode in uno sciame di fischi: i granata sono ultimissimi. Servirebbe un mercato di primo piano per risollevare la Bersagliera dal fondo della classifica.
La prima frazione
È un primo tempo da botta e risposta quello giocato tra Salernitana e Genoa. Mister Inzaghi sceglie Tchaouna e Candreva a supporto di Simy. A centrocampo viene preferito Martegani. È proprio l’argentino ad aprire le danze al secondo minuto. Ottima transizione della Salernitana dopo il recupero di Simy, abile a servire Candreva, da questi a Bradaric che serve il rimorchio di Martegani che fredda Martinez con il mancino. Al 13’ la risposta del Genoa con Retequi che trova l’angolino alto della porta difesa da un Ochoa non impeccabile nell’occasione: 1-1. Nel finale i granata hanno anche l’occasione per il nuovo vantaggio, in mischia, è bravo Martinez a opporsi.
La ripresa
Salernitana che si fa preferire nei primi minuti, soprattutto con le giocate di Tchaouna e Candreva. Cambia l’inerzia del match un’ingenuità clamorosa di Lovato, che colpisce di mano in area una palla facile da respingere con la testa. Orsato comanda la massima punizione.
Buona l’esecuzione di Gudmudsson che sceglie il centro della porta, spiazza Ochoa e completa la rimonta. Reazione della Salernitana affidata al destro di Antonio Candreva: il siluro del capitano dai 18 metri, su calcio di punizione, spacca la traversa ma si alza alto.
Nel finale tanta confusione in campo con azioni spezzettate e numerosi errori tecnici, tanti i lanci fuori misura effettuati da Gyomber. Tra i più propositivi il neoacquisto Zanoli e Kastanos, entrambi partito dalla panchina.