Nel giudizio di merito il Tar Campania si è espresso in favore dei ricorrenti. Annullati tutti gli atti impugnati.
Si arricchisce di una nuova pagina la vicenda relativa al concorso per l’assunzione di due vigili urbani ad Ascea.
Il Tar Campania si è pronunciato in via definitiva sul ricorso presentato da due candidate, annullando di fatto l’esito della selezione. Ad essere contestata la violazione “del fondamentale principio dell’anonimato”. Nel bando era previsto che l’elaborato di ogni aspirante neo vigile venisse controfirmato dal concorsista e da un membro della commissione esaminatrice. I giudici amministrativi, già nel giudizio di rito, si erano espresso favorevolmente ai ricorrenti. Ora, anche nel merito, è arrivato il “completo accoglimento del ricorso” e l’annullamento di tutti gli atti impugnati.
Il concorso, avviato nel maggio scorso, era diretto all’assunzione di due agenti di polizia locale e alla formazione di una graduatoria di 30 idonei, dalla quale attingere per le assunzioni stagionali. Il 2 maggio, alla prova selettiva, i primi malumori: la commissione esaminatrice, infatti, si presentò in ritardo e propose di rinviare l’esame: ciò scatenò le proteste dei concorrenti, tanto che dovettero intervenire i carabinieri. La prima prova, poi, si svolse il 21 maggio ed è in questo contesto che sono emerse le irregolarità contestate da alcuni partecipanti. Il concorso comunque andò avanti, ma ora il suo esito è stato nuovamente messo in discussione.