Domenico De Rosa, CEO di SMET, ha offerto in diretta per radio Alfa una panoramica completa sulle sfide globali e locali che hanno caratterizzato l’anno trascorso e ha proiettato lo sguardo verso il futuro. “È stato un anno particolarmente intenso. La mia mente va sempre a quelli che sono i riferimenti globali. Non dobbiamo dimenticare che è trascorso un altro anno di guerra ai confini dell’Europa, tra Ucraina e Russia, e a cui si è aggiunta la ripresa del conflitto israelo-palestinese, che è una significativa disgrazia umanitaria e che ha anche implicazioni nei flussi migratori. A livello interno non possiamo non considerare la scomparsa di Berlusconi, che è stato protagonista assoluto degli ultimi 30 anni. La sua scomparsa genererà dei nuovi equilibri politici ed economici nel nostro Paese”.
Passando all’economia, De Rosa afferma che “Abbiamo fatto i conti con dei segnali di recessione, lo vediamo dalla restrizione dei flussi del porto di Salerno e una contrazione della domanda. Qualcosa a cui la BCE ci aveva preparati a causa dell’aumento dei tassi di interesse fino al 4,5%. Speriamo che il fenomeno inflattivo rientri del tutto sperando che non si arrivi un processo propriamente deflattivo”.
E sull’anno che sta per iniziare, ci sono degli appuntamenti chiave che dovranno essere marcati in rosso sul calendario. “Ci aspetta un 2024 interessante. Ci saranno le elezioni europee e quelle negli Stati Uniti d’America. L’anno prossimo si potrebbero delineare delle nuove linee programmatiche sia per l’Europa che a livello mondiale” afferma De Rosa, ponendo l’accento su quanto le dinamiche geopolitiche possano cambiare a seconda di chi vincerà la corsa per la Casa Bianca.
C’è tempo anche per una riflessione calcistica. “Sia la squadra che l’allenatore hanno bisogno di togliersi un po’ di pesi di dosso – sostiene De Rosa riguardo la Salernitana -. È un gruppo che va motivato nel giusto modo ma poi vanno messi nella condizione umana di potersi esprimere al meglio. A mio modo di vedere non c’è da caricare questi ragazzi oltremisura. È vero che si parla di una industria, la industria calcio, ma il talento deve essere lasciato libero di esprimersi. Quando si gioca senza ansia da prestazione ci si diverte molto di più”.
Una menzione speciale va a tutti i dipendenti. “Quando si fa impresa bisogna essere anche fortunati, e devo dire noi lo siamo stati in questi 76 anni di storia. Se siamo quello che siamo adesso è per via di tutti i dipendenti che lavorano in questo grande gruppo”.
Il CEO di SMET guarda con fiducia al futuro. “Nonostante le difficoltà siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati e siamo fiduciosi che per il 2024 avremo gli strumenti migliori per fronteggiare qualsiasi evenienza provenga dal mercato. Io professo sempre un certo tipo di approccio: le cose fatte con serenità e piacere sono le cose che, alla fine, vengono meglio, e che soddisfano di più sia chi le fa, sia i clienti che ricevono il servizio. Noi cerchiamo di rimettere al centro la persona, seguendo un nuovo umanesimo”.
Infine, l’augurio di De Rosa è che questo 2024 “possa essere un anno per tutti di grande equilibrio e serenità, prima di ogni altra cosa. Sono le basi di tutto per poter stare in salute”.