La scure dell’Asis si abbatte su attività commerciali e su cittadini morosi da anni sulle utenze idriche. Effettuato il distacco di cinque contatori dell’acqua potabile ad Agropoli. Nella lista dei morosi ci sono diversi esercizi commerciali, tra cui un caseificio. Il distacco dell’Asis è stato comunicato anche alle autorità competenti in quanto senza acqua potabile, non si può esercitare l’attività pubblica.
I distacchi Asis
I morosi non pagavano le utenze da anni e non rispondevano ai solleciti. E se lo facevano, versavano un paio di rate e basta. Il piano di rientro è quindi fallito. Le bollette da mille euro non sono state versate.
Dopo un lungo tira e molla, dopo un “finto” pentimento degli utenti morosi, l’Asis è passata ai fatti e ha staccato cinque contatori. Si tratta di privati cittadini, proprietari di villa con piscina o di commercianti. I debiti dei commercianti sono lievitati fino a 30mila euro. Alcuni sono arrivati addirittura a 50mila euro.
Quando la vicenda è finita in mano agli avvocati, è stato messo su un tentativo di conciliazione. Commercianti e privati, di fronte all’ipotesi del distacco dell’acqua, hanno promesso di pagare. L’Asis ha avviato il rateizzo, ma dopo un paio di mesi, il piano di rientro si è bloccato. Versate le prime rate, il debito non è stato più onorato.
La rimozione dei contatori
E così nei giorni scorsi, è partita la rimozione dei contatori. Per le ville private è un problema personale; per gli esercizi commerciali è una questione di salute pubblica. L’Asis ha avvisato le autorità competenti, il sindaco di Agropoli e l’Asl territoriale. Senza acqua potabile, non è possibile tenere aperta un’attività commerciale. C’è il rischio per la salute dei clienti. Per chi compra mozzarelle o altri beni alimentari.