E’ stata rinvenuta questa mattina, nell’area montana di Roccadaspide, la carcassa di un vitello morto in seguito a dei colpi da arma da fuoco.
Le preoccupazioni tra gli allevatori
Quello dell’abbattimento dei bovini è un fenomeno allarmante, su cui gli allevatori hanno espresso tanta preoccupazione.
“Il sospetto è che, a sparare agli animali d’allevamento, siano o persone inesperte che pure si dedicano alla caccia o alcuni selettori autorizzati dall’ente Parco alla caccia ai cinghiali. Questi cacciatori, nelle ore notturne, non riescono a distinguere di che animale si tratta e rischiano di incappare in errori del genere” hanno affermato alcuni cacciatori autorizzati dalla Regione Campania ad abbattere i cinghiali in zone assegnate e site fuori dalle aree del Parco.
I cacciatori autorizzati hanno spiegato, inoltre, che tutte le squadre di caccia, a prescindere dall’ente che le ha autorizzate e dalle zone in cui agiscono, sono tenute a seguire diverse regole, primo fra tutti quella di non cacciare di notte e di non usare i visori termici che, rilevando solo delle sagome, possono portare a compiere degli errori irrimediabili.
L’arma: i dettagli
L’arma con cui è stato abbattuto il vitellino, dotato di matricola, pare essere una carabina. A segnalare quanto accaduto è stato il proprietario del bovino che provvederà, con ogni probabilità, a denunciare l’episodio alle forze dell’ordine.