“Crimini, danni e lotte ambientali: storie e voci dal Vallo di Diano”. È il titolo della due giorni in programma a Sala Consilina, i prossimi 4 e 5 novembre, ed organizzata da “R.E.S.T.A.”. Il convegno, frutto della stretta collaborazione tra le attiviste e gli attivisti di R.E.S.T.A. (Rete Ecologia Salute Territorio Antimafia) del Vallo di Diano, il collettivo di giornalist* d’inchiesta FADA Collective e l’Università degli Studi di Milano, si pone come obiettivi quelli di stimolare il dibattito pubblico e fare pressione sulle istituzioni locali su temi come l’ambiente, la salute pubblica e l’infiltrazione delle organizzazioni di stampo mafioso nel tessuto economico e imprenditoriale della zona, e di formare le scuole e gli studenti/studentesse del territorio.
Il programma
“Azioni di questo tipo, si legge in una nota stampa degli organizzatori della due giorni, sono più che mai urgenti, considerate le recenti vicende in merito a inquinamento ambientale e criminalità organizzata nel Vallo di Diano: è ancora in corso, infatti, il processo “Shamar”, in cui i sette imputati, tutti valdianesi, sono indagati per gestione illecita con metodo mafioso dello smaltimento di rifiuti speciali altamente pericolosi; dalle indagini è inoltre emerso il loro legame con il clan casertano dei Casalesi. Vista la colonizzazione mafiosa del Vallo di Diano, è opportuno non abbassare la guardia e, avanzando di pari passo con il processo in corso, sensibilizzare la cittadinanza verso temi che riguardano in prima istanza la salute pubblica, l’ambiente, le falde acquifere, il suolo, beni comuni che appartengono a tutti i cittadini e le cittadine”.
Il convegno è “sociale” perché, alla volontà di stimolare un sapere scientifico sulle questioni richiamate, si unisce la necessità di coinvolgere gli attori sociali presenti sul territorio, anch’essi portatori di saperi, esperienze e conoscenze utili per contrastare fenomeni di degrado e criminalità ambientale.
Gli interventi
Durante la mattinata si terranno conferenze ed interventi di giornalisti, accademici, membri di associazioni, attivisti, cittadini, realtà locali e nazionali, forze dell’ordine. Saranno presenti Francesco Curcio, Procuratore DDA Potenza, Sandro Ruotolo, ex senatore e segreteria nazionale Pd, Nello Trocchia, giornalista di Domani, Cecilia Anesi, giornalista di IrpiMedia, Claudio Cordova, giornalista e direttore de Il Dispaccio, Sara Manisera, giornalista di FADA Collective, Pasquale Sorrentino, giornalista de Il Mattino, Thomas Aureliani, ricercatore Università degli Studi di Milano, Gennaro Avallone, professore dell’Università degli studi di Salerno, Lucia Fazzo, Istituto Superiore di Sanità, Antonio Marfella, tossicologo e oncologo, Paolo Fierro – Medicina Democratica, Tiziana Medici – Coordinamento Nazionale No Triv, Adriano Guida – Legambiente Campania, Alessandro Coltré e Carlotta Indiano – A Sud, Mariano Di Palma – Libera Campania, Teresa Rotella – No Terna, Nicola Granato – Comitato La fine della Vergogna, Lorenzo Forte – Associazione Salute e Vita, Mario Panzarella – Movesi, Ivan Bruno – Comitato No Petrolio, Giuseppe Ungherese – Greenpeace.
Nel pomeriggio dei due giorni ci saranno laboratori e workshop interattivi organizzati da FADA Collective, A Sud, Libera Contro le Mafie, Common – Comunità monitoranti, Radio Lasagne Verdi, che coinvolgeranno soprattutto (ma non solo) le scuole, affinché il convegno si trasformi in un momento formativo ma anche di sensibilizzazione e attivazione pubblica. La partecipazione è gratuita e aperta a tutt* i cittadini e le cittadine.
Un convegno nato in sinergie con diverse realtà
Interamente organizzato dal basso, il convegno si avvale del supporto di fondazioni e associazioni, donazioni di singoli e di enti no profit: A Sud, Voice Over Foundation, IrpiMedia, Libera, Associazioni, nome e numeri contro le mafie, Casa Surace, GAL Vallo di Diano. Con il patrocinio del Comune di Sala Consilina e dell’AIS (Associazione Italiana Sociologia), Sezione Sociologia del Territorio.