È stato stilato un elenco di 856 attività economiche risalenti a titolari con partite iva non censite dagli uffici comunali del comune di Capaccio Paestum. Il comune a breve provvederà a fare ufficiale richiesta di informazioni al fine di ottenere dati utili all’applicazione della Tari, la tassa comunale sui rifiuti. In questo procedimento volto ad ottenere un riscontro esatto ed un censimento reale relativo ai titolari di partita iva, sono previste sanzioni che vanno da 100 a 500 euro per omissione o presentazione di informazioni incomplete.
La data entro la quale i titolari di partita iva sono tenuti ad espletare l’obbligo di dichiarazione Tari è il 30 giugno ( la data fa riferimento all’anno successivo al formale inserimento di un determinato immobile). Si rileva, ad oggi, un recupero di circa 15 milioni di euro da parte dell’ufficio Tributi del comune di Capaccio Paestum gestito dal funzionario responsabile Antonio Rinaldi che, in seguito alle direttive politiche dell’ente finalizzate al recupero finanziario, evidenzia il risultato importante di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, incamerando liquidità utili all’ente comunale della città di Capaccio Paestum.